CUNEO - Il leader leghista frena sulle vaccinazioni pediatriche: “Chiedo cautela e nessuna costrizione”

Prima e dopo l’udienza in tribunale Salvini si è concesso ai selfie. “Siamo al lavoro sulle comunali di Cuneo, ho buone sensazioni” confida il segretario del Carroccio

Andrea Cascioli 28/06/2021 13:21

 
La vaccinazione? “La recupererò, anche se non so ancora quando” assicura Matteo Salvini all’uscita dal tribunale di Cuneo. Stamane il senatore era atteso in aula per la testimonianza nel processo che lo vede come parte offesa contro Carlo De Benedetti, accusato di diffamazione nei suoi confronti: per questo ha annullato l’appuntamento con il vaccino anti-Covid che era fissato proprio oggi.
 
Sul tema dei vaccini, però, c’è un richiamo alla cautela per quanto riguarda i più giovani. Che tocca anche la giunta piemontese: solo pochi giorni fa l’assessore leghista Icardi ha dato il via libera alle vaccinazioni da parte dei pediatri nella fascia d’età tra i 12 e i 16 anni. Una misura importante, secondo il responsabile della sanità regionale, in vista della riapertura delle scuole in presenza. “Continuo a ritenere che l’ultima parola spetti ai ragazzi, alle mamme e ai papà. Senza costrizioni, inseguimenti o liste di proscrizione” replica il leader leghista, confermando l’impressione che certe scelte locali non trovino grande riscontro tra i vertici.
 
Tra i selfies con alcuni simpatizzanti e curiosi fuori dal palazzo di giustizia, c’è spazio per poche parole di commento alla vicenda che l’ha portato a Cuneo in veste di testimone: “De Benedetti ha sbagliato, quando si sbaglia si può chiedere scusa ed è capitato anche a me. Ma mi ha stupito l’arroganza del silenzio”. Se queste scuse arrivassero, ha lasciato intendere il segretario del Carroccio, la querela potrebbe essere tolta. In caso contrario sarà il giudice a decidere.
 
La tappa cuneese è incominciata con un caffè al bar Nazionale prima dell’udienza e proseguita dopo con la passeggiata in via Roma, assieme ai vertici leghisti della Granda. La prima giornata senza obbligo di mascherine all’aperto (“finalmente si respira”, ha scherzato Salvini) è anche l’occasione per un tour piemontese che porterà il politico al cantiere Tav di Chiomonte nel primo pomeriggio e poi a Torino. Qui è atteso per la presentazione del candidato sindaco Paolo Damilano e per gli incontri con gli operai dell’Embraco e con alcuni imprenditori.
 
Parlando di elezioni c’è un accenno anche al contesto cuneese. Tra meno di un anno sono attesi all’appuntamento con le urne sia il capoluogo sia due dei principali centri, Savigliano e Mondovì. In tutti questi comuni la Lega e il centrodestra sono oggi all’opposizione. A Cuneo, in particolare, la coalizione non tocca palla fin dall’introduzione dell’elezione diretta del sindaco: un periodo durante il quale perfino roccaforti rosse come Bologna, Livorno e Sesto San Giovanni hanno cambiato amministrazione. “Abbiamo iniziato a parlarne” ammette Salvini, che aggiunge: “Sono molto contento del lavoro di Cirio e del centrodestra in regione. In passato a Cuneo non abbiamo vinto molto spesso, così come a Torino, ma le buone sensazioni di Torino possono valere anche qui”. Occhi puntati sulla Mole, insomma, nella speranza che un’eventuale vittoria nel capoluogo faccia da traino al centrodestra cuneese.

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