CUNEO - Il mondo dello spettacolo chiede più risorse alla Regione: "Fondi non più adeguati a sostenere il sistema"

L'Agis scrive a Cirio, Tronzano e Chiarelli: "Il 30 per cento dei progetti formalmente ammissibili non ha ricevuto alcun finanziamento"

Redazione 20/12/2025 07:53

Dopo la pubblicazione dei risultati delle assegnazioni dei contributi alle imprese per le attività di spettacolo, AGIS Piemonte Valle d’Aosta (Agenzia Generale Italiana dello Spettacolo) ha scritto una lettera ufficiale al presidente Cirio e agli assessori Tronzano e Chiarelli per ribadire ufficialmente la propria "preoccupazione per l’insufficienza delle risorse erogate": "Le graduatorie confermano infatti quanto già emerso nei mesi scorsi: nonostante l’aumento della qualità e della quantità dei progetti, i fondi disponibili non sono più adeguati a sostenere il sistema culturale piemontese", si legge in un comunicato. Agis nella lettera riconosce che il Testo Unico sulla Cultura ha rappresentato un passo decisivo per la crescita e la capillarità dell’offerta culturale in Piemonte, ma il numero crescente di operatori in grado di presentare progetti validi rende oggi evidente "il disallineamento tra la domanda e le risorse effettivamente disponibili". Secondo i dati delle ultime assegnazioni, circa il 30% dei progetti formalmente ammissibili non ha ricevuto alcun finanziamento, nemmeno parziale. "Una situazione che rischia di compromettere la continuità delle attività, con gravi conseguenze sul piano occupazionale, creativo e sociale. Per molti soggetti non finanziati, questo scenario apre un periodo critico che mette a rischio la loro stessa sopravvivenza". AGIS invita pertanto la Regione Piemonte a intervenire, destinando nuove risorse che consentano di garantire almeno il contributo previsto per il secondo e terzo anno della triennalità 2025-2027 ai soggetti idonei ma non finanziati. "Un atto necessario per tutelare la tenuta del comparto, preservare competenze consolidate e sostenere la pluralità dell’offerta culturale". Contestualmente, AGIS chiede un incontro urgente con i rappresentanti della Regione Piemonte per affrontare la criticità emersa e individuare soluzioni condivise che permettano di garantire continuità agli operatori e stabilità al sistema culturale regionale. "La cultura piemontese – sottolinea Gimmi Basilotta, Presidente Agis Piemonte Valle d’Aosta – è una vera e propria infrastruttura sociale e identitaria della nostra comunità. Continuare a investirvi significa scegliere crescita, coesione e futuro. Ci auguriamo che questo impegno venga condiviso da tutte le istituzioni, perché la cultura non può permettersi di fermarsi".