CUNEO - ''Il paese ha bisogno degli agricoltori, necessario un piano condiviso da tutti''

Sostenibilità ambientale, le parole di Gabriele Carenini della Cia, oggi a Roma con l'assessore all'agricoltura piemontese Protopapa

Redazione 03/06/2020 17:06

 
“La sfida della sostenibilità ambientale nell’emergenza Covid-19: politiche europee, territori e sistemi produttivi”, se ne è parlato oggi a Roma, nel corso della riunione di giunta nazionale di Cia Agricoltori italiani, alla presenza di numerosi assessori regionali all’Agricoltura da tutta Italia.
 
Per il Piemonte, erano presenti il presidente regionale di Cia Agricoltori italiani, Gabriele Carenini, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa.
 
"E’ stato un momento di confronto molto importante - commenta Gabriele Carenini -, l’agricoltura del Piemonte è a tutti gli effetti una componente primaria del motore economico italiano e non si può parlare di ripartenza senza tenerne conto. La nostra regione ha una sua conformità territoriale specifica, che la rende unica, quindi necessita di misure ad hoc. Basti pensare alla viticoltura, che ha proporzioni leader sul mercato internazionale. Non esiste la stessa soluzione per tutte le realtà territoriali. L’emergenza sanitaria ha messo a dura prova l’agricoltura piemontese e per uscire da questa crisi servono strategie forti, che possano far ripartire il comparto senza esitazioni ed incertezze".
 
Al centro dell’incontro, i disagi affrontati da molte attività produttive, penalizzate dalla sospensione del commercio e dalla chiusura del canale Horeca - si pensi ad esempio a due dei settori più colpiti, l’agrituristico e il florovivaismo -, ma anche la sostenibilità ambientale - condizionata dal blocco delle attività di deforestazione e manutenzione del verde -, il proliferare della fauna selvatica in seguito al fermo imposto ad imprese e persone.
 
Nel suo intervento, l’assessore regionale Protopapa ha ribadito il sostegno alle istanze promosse da Cia Agricoltori italiani nel piano “Il Paese che vogliamo”, invitando a valutare con attenzione l’indirizzo dell’Unione europea sul “green deal”, che “deve produrre innovazione, senza demolire la tradizione, a difesa delle produzioni di qualità e nel rispetto delle regole che devono valere per tutti”.
 
Una valutazione condivisa da Carenini, che sottolinea la necessità di “individuare un percorso di cambiamento condiviso, dalla dimensione regionale a quella nazionale, per rilanciare le straordinarie potenzialità del comparto agricolo nella sfida non più procrastinabile della sostenibilità ambientale ed economica dei nuovi modelli produttivi”.
 
 

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