“Il nuovo Piano Socio Sanitario Regionale 2025-2030 – afferma Daniele Sobrero, vice presidente della VI Commissione Sport e Cultura, insieme ai consiglieri della Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale, Silvio Magliano (Capogruppo), Sergio Bartoli, Mario Salvatore Castello ed Elena Rocchi - definisce il quadro d’insieme nel quale si muoveranno i servizi sanitari e sociali nei prossimi anni: un documento molto ampio, ma con un livello di dettaglio molto approfondito, al quale abbiamo dato con consapevolezza il nostro contributo, come sempre incentrato sulla tutela delle persone fragili, sulla promozione delle opportunità della salute, sull’incremento delle vaccinazioni, sull’inclusione delle persone con disabilità e l’allargamento delle opportunità di vita indipendente, sull’organizzazione dei servizi con particolare attenzione alle modalità innovative e alle aree decentrate e rurali”. “Le persone con disabilità sono al centro dei miei emendamenti al PSSR – commenta Sobrero -; nel primo, promuovo la pratica sportiva come elemento di inclusione sociale e benessere personale: gli stili di vita sani, infatti, sono fondamentali per ciascuno di noi, ma sono ancora più rilevanti per le persone con disabilità, in particolare in presenza di una condizione di disabilità intellettiva. Nello sport ci sono molti esempi di atleti con disabilità che, a livello agonistico, hanno avuto molti successi, e sono diventati esempi per chi vuole vivere lo sport come un’occasione per stare bene e per sentirsi parte di una società capace di valorizzare tutti. A questo proposito ci tengo a sottolineare l’impresa de Le Nuvole: gli atleti albesi, ricevuti da poco a Palazzo Lascaris in vista della loro partecipazione ai Campionati Mondiali, hanno conquistato il titolo iridato, dimostrando ancora una volta che i limiti spesso risiedono nella società e non certamente nella condizione delle persone”. “Ho voluto, inoltre, rimarcare la necessità di favorire l’inclusione lavorativa – conclude Sobrero -, anche perseguendo una maggiore diffusione della figura del Disability Manager, come veicolo di autonomia e di piena cittadinanza delle persone con disabilità. L’emendamento è volto ad ampliare le possibilità di inserimento lavorativo per le persone con disabilità, come elemento fondamentale anche del contesto socio-assistenziale, all’interno e al di fuori di progetti di vita indipendente”.