CUNEO - Il Primato Nazionale: ‘Cuneo tra le dieci città più sottovalutate d’Italia’

La testata on-line (di stampo sovranista) esalta il capoluogo della Granda. Un assist per la giunta Borgna in vista del bando per Cuneo Capitale della Cultura 2020

s.m. 17/10/2017 11:40

La querelle tra chi sostiene che Cuneo debba avere una vocazione turistica e chi sostiene che nella Granda “non ci sia niente da fare” ha stancato anche la statua di Barbaroux, ma per i primi c’è un nuovo alleato. Si tratta de “Il Primato Nazionale”, testata on-line indipendente schierata a destra: ‘Quotidiano sovranista’ si autodefinisce il giornale diretto da Adriano Scianca. La pubblicazione non si occupa solo di politica, ma anche di cultura, alla quale ha una sezione appositamente dedicata.

Nei giorni scorsi sulla homepage del “Primato” è uscito un articolo di Alberto Tosi, intitolato ‘Scoprire l’Italia nell’era del turismo di massa: le 10 città più sottovalutate’. E chi figura tra dieci città più sottostimate? Proprio Cuneo che, secondo Tosi “Stupisce per l’eleganza del suo centro storico con la neoclassica Piazza Galimberti. Ci si sente a casa passeggiando lungo i portici di via Roma e perdendosi in Contrada Mondovì, storica zona medievale anch’essa porticata”.

Parole al miele anche per il resto della Granda: “La provincia è un autentico tesoro: Lascia a bocca aperta il barocco del Santuario di Vicoforte, la cui cupola con sezione orizzontale ellittica risulta essere la più grande di tale forma al mondo. Da segnalare il Castello di Grinzane Cavour, custodito tra le vigne del barolo, i giardini del Belvedere di Mondovì dai quali si gode d’una vista spettacolare, ma anche la città di Bra coi suoi castelli e Saluzzo, dove sorge ancora la casa natale del patriota Silvio Pellico”.

Tosi si candida come addetto stampa all’ATL del cuneese? No, nel suo articolo ci sono altre dieci città, tra cui le ‘meno sottovalutate’ Treviso e Bari, ma il segnale è importante sotto molti punti di vista. La giunta del sindaco Federico Borgna, pacificamente definibile di ‘centrosinistra’ ha insistito fin dal suo insediamento sulla vocazione turistica della città e dell’omonima provincia. Oggi la spinta a procedere in questa direzione arriva anche dall’intellighenzia della destra più intransigente, un riconoscimento ‘bipartisan’ che fa ben sperare per il futuro, in particolare per la nomina di Cuneo a Capitale della Cultura 2020.

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