CUNEO - Il Questore Ricifari saluta Cuneo sgominando una banda di ladri, da domani sarà operativo a Caltanissetta

Ieri l'operazione che ha portato all'arresto di dieci persone: ''Chiudo in bellezza''. Lo sostituirà Nicola Parisi, in arrivo dalla Polizia di Frontiera di Milano

Samuele Mattio 21/10/2020 09:47

Quando se ne andò da Brescia, dove fu vicequestore per 9 anni, i militanti dei centri sociali esplosero fuochi d’artificio per festeggiare l’evento. Ieri, martedì 20 ottobre, è stato l’ultimo giorno di Emanuele Ricifari alla guida della Questura di Cuneo, ma l’addio è stato decisamente più ‘sabaudo’. Ha concluso presentando un’operazione della Squadra Mobile che ha portato all’arresto di dieci persone con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al furto.Ci vediamo per l’ultima volta, la più ricca come bottino dei due anni e cinque mesi trascorsi a Cuneo - ha detto ai giornalisti presenti alla conferenza stampa -. Il plauso va alla Mobile al suo dirigente (Pietro Nen n.d.r.), ma lasciatemi il piacere di dire che chiudo in bellezza”. Da domani inizierà la sua avventura alla guida della Questura di Caltanissetta, in Sicilia.
 
Arrivato a Cuneo nel maggio 2018, il suo ufficio è stato tra i più incisivi degli ultimi decenni. Dal palazzo della Questura del ribattezzato largo Usmiani mai nessuno aveva pesato così tanto sulla politica locale: dalla gestione degli stagionali della frutta, quando quest’estate ha ‘invitato’ i sindaci dei comuni del Saluzzese a dare una sistemazione ai braccianti, fino al ‘suggerimento’ al sindaco di Cuneo per l’emissione dell’ordinanza anti-bivacco. Spesso disponibile a incontri con associazioni e cittadini, i suoi due anni e mezzo sono stati caratterizzati da decisioni forti, che hanno diviso l’opinione pubblica. Tra le più recenti la chiusura dell’Irish Pub di piazza Boves perché frequentato da pregiudicati, ma in molti ricorderanno le polemiche scaturite dalle sue parole (poi chiarite) sui volontari che davano assistenza ai senza tetto. Dotato di grande capacità comunicativa, Ricifari non ha mai fatto mancare le sue ‘picconate’ a destra e a manca sui fatti che lo interessavano come autorità provinciale di pubblica sicurezza. 
 
Catanese di origini, è entrato in Polizia nel 1988 e dopo la prima assegnazione al Reparto Mobile di Catania dall'estate dell'89 è stato funzionario all'Ufficio Volanti di Reggio Calabria. Dal 1990 è stato trasferito a Piacenza dove, dopo un anno alla scuola di Polizia, è passato alla Questura a capo dell'ufficio Prevenzione generale per due anni, della Digos fino al 1996 e poi della Squadra Mobile fino al 2001. In quell'anno divenne Capo di Gabinetto e, promosso Primo Dirigente.
 
Nel marzo del 2006 l’arrivo a Brescia come dirigente della Divisione di Polizia amministrativa, sociale e dell’Immigrazione. Nell'agosto 2008 l'incarico di vice questore vicario, ruolo che mantenne sino al settembre 2015, attraversando momenti delicati, dalla protesta con l'occupazione della gru di piazzale Battisti alle numerose occasioni di tensione con ultras e centri sociali. Prima di arrivare a Cuneo Ricifari è stato direttore della Direzione centrale Anticrimine. Il resto è storia nota.
 
Da domani, giovedì 22 ottobre, lo sostituirà Alfredo Nicola Parisi, fino a ieri direttore di zona della Polizia di Frontiera di Milano dove aveva la responsabilità della sicurezza dei tre scali lombardi: Malpensa, Linate e Orio al Serio e delle frontiere con l’estero. Per tre anni, da febbraio 2017 a febbraio 2020, Parisi è stato Questore di Biella. Per lui si tratta di un ritorno in Piemonte dopo pochi mesi.

Notizie interessanti:

Vedi altro