CUNEO - Il saluto del prefetto Giovanni Russo alla provincia Granda: ‘Ho conosciuto una realtà meravigliosa’

Il funzionario, in pensione dopo sette anni a Cuneo, ricorda i momenti critici e i traguardi: ‘Orgogliosi del riconoscimento di Langhe e Roero all'Unesco’

Redazione 18/08/2020 10:36

 
Il prefetto uscente della provincia di Cuneo Giovanni Russo ha indirizzato agli organi di stampa una lettera di saluto con la quale riepiloga i sette anni vissuti come rappresentante del governo nella Granda.
 
Il 67enne Russo, che sarà in pensione da questo mese, aveva preso servizio a Cuneo il 30 dicembre 2013. Non si conosce ancora il nome del funzionario che verrà chiamato a sostituirlo.
 
Questo il suo messaggio di congedo dall’incarico:
 
Nei prossimi giorni lascerò il servizio attivo nell’Amministrazione Civile dell’Interno e di conseguenza la carica di Rappresentante del Governo di questa Provincia.
 
È trascorso molto tempo dall’inizio della mia carriera professionale e sono felice di aver impiegato gli ultimi sette anni come Prefetto di Cuneo.
 
Va detto, tuttavia, che senza la preziosa collaborazione e l’intesa perfetta che si è stabilita con i rappresentanti delle pubbliche amministrazioni, del mondo imprenditoriale, del lavoro, delle associazioni di categoria e del volontariato ben poco avrei potuto realizzare.
 
Nel corso di questi anni abbiamo affrontato svariate criticità, l’arrivo dei richiedenti asilo, le diverse emergenze di Protezione Civile, ma la stagione più dura, quella che ci ha colti increduli e fragili è stata quella del COVID 19, ci siamo trovati a gestire una minaccia invisibile e distruttiva, ma grazie all’impegno delle istituzioni ed alla sinergia creatasi con tutti si è riusciti a far fronte anche a questa emergenza.
 
Fortunatamente non sono emerse solo problematiche, ho anche avuto il privilegio di veder crescere lo sviluppo economico di questa Provincia, che rappresenta un esempio da seguire ed una locomotiva trainante per l’Italia; non posso non ricordare l’evoluzione del settore turistico che ha visto, tra l’altro, l’espandersi delle stazioni sciistiche, immerse in paesaggi incontaminati che hanno saputo attirare migliaia di sciatori, ma soprattutto come non sentirsi entusiasti ed orgogliosi del prestigioso riconoscimento dei “Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte, Langhe-Roero e Monferrato” quali patrimonio dell’UNESCO.
 
Tutte queste circostanze mi hanno permesso di conoscere una realtà meravigliosa e mi hanno fatto amare questo territorio reso ancora più speciale dalla sua popolazione caratterizzata da sobria cordialità che si contraddistingue per l’operosità e la virtuosa tenacia che, grazie alla forza di volontà, non si è mai data per vinta.
 
È stato per me un privilegio collaborare con le Autorità parlamentari, civili, militari e religiose, i Sindaci, e poter contare sull’assidua presenza delle Forze dell’Ordine senza il cui apporto nulla avrei potuto fare, un grazie anche agli organi di stampa, agli esponenti della cultura, dell’arte e del mondo dello sport per la disponibilità che mi è sempre stata dimostrata.
 
Il distacco dal territorio della “Granda” è doloroso, ma sono certo che il forte legame venutosi a creare con questo meraviglioso angolo d’Italia non potrà mai essere un addio ma un arrivederci.
 
Giovanni Russo

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