CUNEO - ‘Il settore dei salumi rischia di perdere 160 milioni in un anno. Cosa vuole fare il governo?’

Dai leghisti Bergesio e Centinaio un piano di intervento in quattro punti: ‘Il governo ci ascolti, entro fine anno potremmo bruciare quasi il 10% del fatturato export’

Redazione 14/08/2020 12:08

 
“Il settore salumi made in Italy è in serie difficoltà, bisogna correre ai ripari”: lo denunciano in una nota congiunta i senatori della Lega, Gian Marco Centinaio, già ministro dell'Agricoltura e Giorgio Maria Bergesio, capogruppo in Commissione Agricoltura a Palazzo Madama.
 
“Un danno per l'intera economia nazionale rappresentato da un pesante segno meno nel primo quadrimestre 2020” dichiarano i senatori, citando dati Istat. Si parla del -7,1% in quantità e solo +3,3% a valore, determinato dalla negativa performance di aprile dove si era registrato un -24% in quantità e -15% a valore per circa 19 milioni di euro: “Se continua così entro fine anno perderemmo 160 milioni di euro. Quasi il 10% del fatturato export”.
 
“Per risollevarsi serve un intervento che si snodi su quattro punti” propongono i senatori: “Sostenere il reddito delle imprese che operano nel settore; intervenire di ammasso privato per i prosciutti DOP a lunga stagionatura; il monitoraggio delle eccedenze di offerta che stanno caratterizzando il comparto delle  produzioni tutelate, riorientando le stesse verso destinazioni alternative, quali la produzione di prosciutto cotto e infine la concessione di un credito di imposta alle esportazioni di salumi italiani sui mercati  internazionali, anche al fine di contrastare il fenomeno del falso made in Italy”.
 
“Il governo ci ascolti - concludono Bergesio e Centinaio - e faccia qualcosa di utile per l’Italia e per salvaguardare il futuro dei lavoratori e delle imprese della filiera agroalimentare italiana”.

Notizie interessanti:

Vedi altro