LIMONE PIEMONTE - Il Tenda è una cosa seria. Ciò che riguarda il Tenda va comunicato in modo serio

Riferire in maniera chiara e trasparente lo stato delle cose rientra tra le responsabilità di Anas. La replica dell'azienda al sindaco di Tenda non adempie a questo dovere

Andrea Dalmasso 01/05/2025 07:07

Le parole sono importanti”. Lo erano nel 1989, quando Nanni Moretti pronunciava questa celebre frase nel suo “Palombella Rossa”, lo sono a maggior ragione oggi, in un’epoca in cui dalle parole - e dalle immagini - siamo inondati ventiquattro ore al giorno. Alzi la mano chi di noi non ha uno smartphone in tasca: ogni giorno, ogni ora, ogni minuto siamo tempestati di notizie e aggiornamenti che si accavallano in un confusionario marasma che rende sempre più difficile, per chi non ha gli strumenti, anche solo distinguere il vero dal falso. Per questo oggi, nel 2025, la comunicazione ha assunto un’importanza ancor più rilevante rispetto al passato. In questo contesto, una nota come quella diffusa dall’Anas la sera di martedì 29 aprile, poco prima delle ore 20, è semplicemente irricevibile.
 
L’antefatto: poche ore prima, sempre martedì 29, il sindaco di Tenda Jean Pierre Vassallo afferma di aver ricevuto una comunicazione da un collaboratore del Ministro dei Trasporti francese Philippe Tabarot. In estrema sintesi: il tunnel del colle di Tenda aprirà il 27 giugno, vi si transiterà a senso unico alternato, scortati da una “safety car”. Non essendo questo un caso isolato, meriterebbe un approfondimento anche l’opportunità di affidare puntualmente la diffusione di notizie di questa rilevanza agli “spifferi” di questo o quest’altro Sindaco, anziché a comunicazioni ufficiali, ma ne parleremo un’altra volta. La notizia, comprensibilmente, si diffonde in poco tempo, riguardando uno dei temi centrali del dibattito pubblico dell’ultimo decennio in provincia di Cuneo, oltre che tema di stretta sopravvivenza per chi vive nelle valli Vermenagna e Roya. 
 
Poche ore dopo, però, ecco la citata nota dell’Anas, la cui interpretazione ha impegnato buona parte delle ultime trentasei ore nelle redazioni della provincia di Cuneo. Più che “interpretare”, però, il verbo giusto potrebbe essere “decifrare”. “Notizie inesatte su riapertura valico”, recita perentorio il titolo del comunicato, che nel suo corpo, però, si presenta tutt’altro che chiaro. “In riferimento - si legge - ad alcune notizie diffuse dagli organi di stampa che riportano le dichiarazioni del sindaco di Tenda Jean Pierre Vassallo, si precisa che il Commissario straordinario Nicola Prisco e Anas, nel rispetto del cronoprogramma, stanno lavorando per consentire l’apertura al traffico della nuova canna del tunnel Tenda nei tempi previsti e concordati nel corso dell'ultima Cig”. Fin qui, tutto (quasi) bene.
 
Poi la parte più enigmatica: “Gli articoli che riportano le dichiarazioni sopra citate si riferiscono a dati tecnici sulla modalità di apertura che sono ampiamente inesatti. L'impegno è massimo da parte di Anas e dell’impresa appaltatrice per raggiungere l'obiettivo nei tempi concordati”. Nient’altro. La nota, insomma, vorrebbe andare a smentire - o quantomeno a precisare - le notizie circolate nelle ore precedenti, ma lo fa non solo senza chiarire quale sia l’esatto stato delle cose, ma anche senza esplicitare quali sarebbero le “notizie inesatte”. Si parla di “dati tecnici sulla riapertura ampiamente inesatti”, ma non è dato sapere quali dati. Si parla di “rispetto del cronoprogramma”, ma non si cita alcuna data di apertura (quella, da quanto si è riuscito a ricostruire nella giornata di ieri, dovrebbe essere quella del 27 giugno annunciata dal sindaco di Tenda).
 
Insomma, a costo di sembrare presuntuosi: non è così che andrebbe gestita la comunicazione relativa a un tema tanto importante. Una gestione così approssimativa e confusa non fa che alimentare voci, dietrologie e sfiducia verso chi sta provando a portare a termine un’opera in mastodontico ritardo (superfluo ricordare ancora date e cronoprogrammi iniziali: i cuneesi, loro malgrado, conoscono bene questa storia). È quindi nell’interesse dell’Anas stessa e di chi sta conducendo i lavori comunicare in modo chiaro lo stato delle cose, senza lasciare spazio alle interpretazioni. Di più: è precisa responsabilità dell’Anas tenere aggiornato il territorio in maniera trasparente. Potrebbe sembrare semplice questione di forma, qualcosa che non cambia la sostanza della situazione, ma nel mondo del 2025, lo ribadiamo, la comunicazione stessa fa parte della sostanza delle cose.
 
Il Tenda è una cosa seria. Ciò che riguarda il Tenda va comunicato in modo serio.

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