LIMONE PIEMONTE - Il Tenda riapre un po’. Ora si spera nel doppio senso

Sabato alle 12 le prime auto in transito. Tabarot sbeffeggia gli italiani: “Avete un incredibile gusto per la suspence, fino all’ultimo non sapevamo nulla”

Andrea Cascioli 27/06/2025 19:09

“Era ora” ripete più volte, in italiano, il ministro dei Trasporti francese Philippe Tabarot. Lo pensano tutti i presenti all’inaugurazione del nuovo tunnel di Tenda, un taglio del nastro che non taglia le incognite legate al valico. Prima fra tutte, quella legata alle tempistiche: “L’apertura al traffico avverrà domani (sabato 28) dalle 12 fino alle 21” dice l’ad di Anas Claudio Andrea Gemme. E poi? “Con una sequenza che verrà comunicata in seguito”. Gli orari in realtà dovrebbero essere quelli già comunicati nel pomeriggio, in via ufficiosa. C’è anche in sospeso la questione del doppio senso di marcia, reclamata dal sindaco di Limone Piemonte Massimo Riberi in alternativa al rifacimento della canna storica: “Questa proposta non è una scorciatoia ma una scelta di buonsenso: con un investimento minimo potremmo risparmiare i costi di una galleria da 130 milioni di euro”. Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio rilancia: “Il Politecnico di Torino ha certificato che è possibile percorrere questo tunnel a doppio senso nel rispetto delle norme di sicurezza. Da domani noi lavoreremo per questo con la consapevolezza di avere un interlocutore importante e autorevole come il ministro Tabarot”. Tabarot dal canto suo non lesina complimenti agli amici italiani ma nemmeno ironie folgoranti: “Vorrei sottolineare l’incredibile gusto degli italiani per la suspence: fino all’ultimo non sapevamo nulla e solo venendo qui il miracolo è avvenuto”. Un riferimento allo psicodramma dell’ultima ora, con l’incertezza, durata fin quasi al taglio del nastro, sugli orari di transito. L’ultima figuraccia di una lunga serie. È sempre il ministro transalpino a ringraziare Salvini “per il tuo impegno personale rispetto a questo progetto” e a menzionare, tra i sorrisi dei presenti, i locali limonesi dove “quest’estate, quando sarò più libero, se vorrete potrete trovarmi”: il Bocconcino, la Cantinetta, la Polenteria, l’hotel Fiocco di Neve. La gioia di ritrovarsi tra Italia e Francia è l’aspetto più condiviso, anzi forse l’unico: “Festeggeremo quando sarà finita, ma oggi abbiamo un problema in meno” dice Cirio, celebrando anche il via libera alla variante di Demonte e il completamento della Asti-Cuneo “entro l’autunno”. “È vero, - aggiunge - sono opere che si aspettano da trent’anni. Qualcuno doveva pur finirle, per questo siamo contenti di aver fatto la nostra parte. Qualcuno dice che non si deve festeggiare: non c’è da festeggiare ma da essere consapevoli che se stiamo insieme e ognuno fa la sua parte il risultato si sblocca”. “Più che una giornata di festa una giornata di ringraziamento, da tutte le comunità alpine a chi ha un gilet giallo e un gilet arancione” ribadisce il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, concedendosi siparietti calcistici con il suo omologo che ricorda la debacle italiana nella finale di Champions League vinta dal Paris Saint Germain: “Fra tante cose belle che ha l'Italia non capisco perché il ministro debba citare l’Inter” risponde il politico milanista. “Conto di tornare nel prossimo inverno a fare un sopralluogo” fa sapere: “Quello di oggi non è un punto di arrivo ma un punto di partenza. Però almeno oggi, dopo anni di fatica, di sofferenza e di giri lunghi, diciamo che la buona politica se lavora tanto porta a casa dei risultati”.

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