CUNEO - 'Il territorio faccia quadrato per colmare il gap infrastrutturale'

Si è riunito stamattina, lunedì 21 maggio, il Comitato per le grandi infrastrutture della Granda: sul tavolo Tenda bis, ferrovia Cuneo-Nizza e blocco ai mezzi pesanti in valle Roya

a.d. 21/05/2018 14:35

Quando andiamo di fronte alle massime istituzioni bisogna andarci con posizioni chiare e univoche, altrimenti è difficile ottenere dei risultati. Questo tavolo si pone l'obiettivo  di trovare una sintesi comune per le problematiche della viabilità nella nostra provincia”. Con queste parole il sindaco di Cuneo e presidente della Provincia Federico Borgna ha concluso l'incontro di stamattina, lunedì 21 maggio, nel palazzo dell'ente provinciale, prima riunione del neonato comitato di monitoraggio per le infrastrutture cuneesi. 
 
Tenda bis, ferrovia Cuneo-Nizza e blocco ai mezzi pesanti in valle Roya i principali temi trattati: attorno al tavolo, oltre a Borgna, i parlamentari Perosino, Gribaudo, Gastaldi, Bergesio, Taricco e Dadone, i sindaci di Roccavione e Limone Piemonte, i rappresentanti di Regione e sindacati, insieme agli esponenti delle associazioni di categoria.
 
L'idea è aggregare tutti i tavoli di monitoraggio che esistono, - ha spiegato Borgna – siccome il gap infrastrutturale della Granda va trattato come un unico grande tema”. Il dibattito è partito dall'analisi di quanto emerso nella conferenza intergovernativa di venerdì scorso a Nizza. Un incontro che ha lasciato un pizzico di amarezza negli amministratori locali presenti: “Era previsto che noi sindaci cuneesi partecipassimo per intero alla Cig, - ha spiegato Germana Avena, sindaco di Roccavione – mentre siamo stati accolti in audizione solo al termine. E' stata un'esperienza poco piacevole, c'è stato totale sbarramento nei confronti di ogni nostra proposta. Non siamo soddisfatti, oltretutto la prossima Cig è stata programmata solo a ottobre”. Presente a Nizza anche il primo cittadino di Limone Piemonte Angelo Fruttero: “Riguardo al Tenda bis il problema è anche di credibilità: noi italiani dobbiamo recuperarla”.
 
In rappresentanza dell'assessorato ai Trasporti della Regione Piemonte è intervenuto il funzionario Paolo Milanesio, che ha fatto il punto sulla situazione del Tenda bis dopo la rescissione del contratto con la Grandi Lavori Fincosit decisa dall'Anas: “Le trattative per la riassegnazione dei lavori sono già partite, da parte del consorzio Edilmaco (secondo classificato nell'appalto, ndr) c'è forte interesse. I lavori potrebbero ripartire a settembre, l'auspicio è che la sospensiva chiesta dalla Grandi Lavori Fincosit nel suo ricorso non venga accolta, altrimenti i tempi si allungherebbero di nuovo. L'impresa che subentrerà, comunque, lo farà alle medesime condizioni economiche di Glf. Gli unici costi aggiuntivi potrebbero derivare dalle varianti che potrebbero essere applicate al progetto, riguardanti l'adeguamento della viabilità dal lato francese e dall'adeguamento degli scavi sul versante italiano”. 
 
Per quanto riguarda l'aspetto lavorativo del Tenda bis, sono intervenuti Vincenzo Battaglia e Massimiliano Campana, segretari provinciali rispettivamente di Filca Cisl e Cisl, i quali hanno ribadito l'importanza di attivare le clausole sociali firmate da Anas e dalle stesse parti sindacali: in questo modo gli addetti che a fine maggio, termine entro cui Glf dovrà sgomberare il cantiere, verrebbero poi riassunti dall'impresa subentrante. “Nell'ottica della tutela dei lavoratori, - ha spiegato la deputata Chiara Gribaudo insieme ai miei colleghi parlamentari ho chiesto lo scorso maggio un incontro istituzionale col Prefetto, che spero di ottenere prima di fine maggio. Con la formazione del nuovo Governo, poi, sottoporrò la questione anche al futuro Ministro del Lavoro”. Nuovo Governo “interpellato” anche dal senatore Mino Taricco: “E' fondamentale richiedere un'audizione ad Anas”.
 
Scenario sostanzialmente bloccato, invece, sul fronte del blocco ai mezzi pesanti imposto dai sindaci della valle Roya. A illustrare la situazione è stato ancora Paolo Milanesio: “Durante la Cig abbiamo chiesto di poter trattare delle deroghe per le imprese cuneesi e imperiesi, o in alternativa l'istituzione di fasce orarie nelle quali permettere il transito, ma ci è stato risposto che non si possono prendere decisioni simili in presenza di ricorsi amministrativi pendenti. Come Regione abbiamo chiesto ad Anas di adottare un provvedimento analogo sul tratto italiano della strada. L'alternativa è che la Francia rinazionalizzi la strada della valle Roya, in modo tale che torni ad essere di competenza statale e non locale”. Provvedimento, quest'ultimo, che permetterebbe di “bypassare” i sindaci della valle, fino ad oggi totalmente refrattari ad ogni genere di trattativa in merito. 
 
Per quanto riguarda la linea ferroviaria Cuneo-Nizza, infine, è stato ribadito quanto emerso dalla Cig di Nizza: dall'impegno a scongiurare le ulteriori chiusure (fino a 12 settimane) per'attivazione del sistema di sicurezza del sistema CMT, all'impossibilità di aprire parzialmente la linea da Limone Piemonte a Tenda. 
 
Al di là dei dibattiti specifici sui diversi temi, in ogni caso, la volontà comune, obiettivo del tavolo, è emerso un modo chiaro: creare una linea comune, una serie di strategie e proposte da presentare alle massime istituzioni, per fare in modo che la Granda, per usare le parole di Borgna, si presenti “come un monolite” nella lotta per colmare il gap infrastrutturale che la caratterizza.


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