CUNEO - Il viadotto Soleri “sta bene”: “Il distacco di calcinacci non compromette la tenuta”

L’assessore Luca Serale ha risposto a un’interpellanza di Giancarlo Boselli, dopo la chiusura di via San Giacomo: “Continueremo a sollecitare l’Anas”

Andrea Cascioli 28/02/2023 18:50

Il ponte nuovo di Cuneo “sta bene”, malgrado i calcinacci. Questa in sintesi estrema la risposta che l’assessore alle Strade Luca Serale ha dato ai consiglieri comunali, dopo che il recente distacco di parti della copertura aveva determinato la chiusura al traffico di via San Giacomo, tra il ponte vecchio e la rotonda per Confreria.
 
Dopo il momentaneo stop alla circolazione, protrattosi dalla serata di martedì 21 a sabato scorso, i tecnici di Anas e RFI hanno effettuato i dovuti sopralluoghi informando l’amministrazione. Ne è emerso, dice l’assessore citando il verbale, che “non vi sono segni di sofferenza strutturale dell’opera né per la parte dei telai superiori a sostegno della sede stradale, né per le volte in calcestruzzo costituenti la struttura portante principale del viadotto”. Tradotto: “Il ponte ‘sta bene’ dal punto di vista strutturale, ma vi è un degrado della porzione corticale delle travi e dei pilastri che comporta il distacco di porzioni di calcestruzzo: questo è causato da agenti atmosferici e non adeguata regimazione delle acque, ed è la causa che ha portato probabilmente alla caduta di calcinacci”.
 
“Lo stato di ammaloramento del viadotto è visibile a occhio nudo: è un ponte che ha i suoi anni e che subisce le vibrazioni rilevanti provocate dal traffico ferroviario” aveva osservato pochi minuti prima Giancarlo Boselli (Indipendenti), illustrando la sua interpellanza. Preoccupazioni condivise in maggioranza da Silvano Enrici (Centro per Cuneo): “Dagli anni Novanta l’opera non è più stata impermeabilizzata. Le infiltrazioni d’acqua stanno scoprendo i ferri di armatura e questi si sono arrugginiti”. Eppure un intervento complessivo sarebbe più “praticabile” oggi di quanto non lo fosse allora perché, ricorda il consigliere, “quando è stato chiuso per la manutenzione non esisteva la Est Ovest”. Esiste già una previsione di investimento da parte di Anas per 11 milioni di euro: una volta attuati i lavori, precisa Enrici, si potrebbe riaprire il discorso relativo alla pista ciclabile. Il Comune però non ha possibilità di intervenire sul ponte, competenza questa che ricade tutta sull’ente di gestione delle strade: “In questi giorni mi sembra che l’Anas non abbia nemmeno tolto la neve, come faceva la Provincia” denuncia ancora Enrici.
 
“Con Anas abbiamo un’interlocuzione continua” ha assicurato Serale, garantendo che l’amministrazione continuerà a sollecitare gli interventi di ripristino corticale già programmati su un’arteria dove passano circa 30mila veicoli al giorno. Per il momento, nulla da temere: “Siamo stati rassicurati sull’ottima salute in cui versa dal punto di vista strutturale. Il fenomeno di degrado non compromette nemmeno localmente le resistenze degli elementi interessati”.

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