CUNEO - In centinaia a Cuneo contro i bombardamenti: “Palestina libera, Israele assassina” (GALLERY)

La manifestazione, organizzata dalla Comunità Islamica in piazza Galimberti, ha visto la partecipazione di numerose famiglie immigrate e delle associazioni pacifiste

Andrea Cascioli 29/10/2023 18:25

Circa trecento persone, tra cui numerose famiglie immigrate con bambini al seguito, si sono ritrovate nel pomeriggio a Cuneo, in piazza Galimberti, per protestare contro i bombardamenti a Gaza e chiedere un immediato cessate il fuoco.
 
Al raduno indetto dalla Comunità Islamica di Cuneo hanno preso parte diverse associazioni pacifiste e sigle della sinistra. Gli esponenti dell’associazione Orizzonti di pace, del Coordinamento pace e disarmo e di Cuneo per i Beni Comuni si sono alternati negli interventi. I partecipanti hanno improvvisato un breve corteo attorno alla piazza, per poi concludere con una preghiera islamica scandita dall’imam di Cuneo. Tra i cori “Palestina libera”, “assassini, assassini, cosa c’entrano i bambini?”, “Gaza vincerà”, “Israele assassina”.
 
Fatima Ghali, portavoce della Comunità Islamica, ha sciorinato i terribili numeri dell’offensiva in atto: “Il bilancio di oggi ci parla di 8005 morti a Gaza, tra cui 3342 bambini, 2062 donne e 460 anziani. Nelle scorse ore 56 massacri con 302 vittime, in maggioranza profughi. Sono morte 116 persone dell’équipe medica e sono state distrutte 25 ambulanze e colpite diverse strutture ospedaliere: c’è il rischio di un’epidemia dovuta alle tonnellate di rifiuti a cielo aperto, alle acque sporche e alla mancanza di igiene”. “Chiediamo di porre fine all’occupazione israeliana e alle sanzioni economiche e le misure di punizione collettiva contro il popolo palestinese” ha detto Omar El Farouqui: “Come cittadini di questo Paese e di questa città abbiamo sempre condannato il terrorismo e la violenza e pretendiamo che questa aggressione vigliacca dell'esercito israeliano finisca”. “A Gaza si sta compiendo un vero e proprio genocidio del popolo palestinese” ha denunciato una giovanissima esponente della comunità palestinese locale, di appena tredici anni.
 
Tra i presenti c’era anche Michele Baracco, ex ferroviere in pensione e oggi pastore di capre e pecore a Roccaforte Mondovì: in mattinata l’attivista ha rovesciato sul selciato di piazza Martiri, a Mondovì, una vernice lavabile di colore rosso. Un gesto simbolico accompagnato dal cartello “3000 bambini uccisi possono bastare?” e dall’invocazione “pietà”.

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