CUNEO - In meno di tre anni più di 2 mila interventi dell’IRF sulle vendite di cibo on-line

il dato è emerso a un convegno collaterale al G7 dell'agricoltura. Olivero: 'E-commerce occasione di sviluppo anche per le imprese della Granda'

16/10/2017 09:15

La città di Bergamo ha ospitato il G7 dell’agricoltura, con il vertice dei ministri di Italia, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Canada e Stati Uniti. Tra le tante iniziative programmate si è svolto il convegno “Food, web e tutela del consumatore”, che ha visto la partecipazione del viceministro Andrea Olivero. L’incontro, organizzato dall’Ispettorato Centrale Repressione Frodi (Icqrf) del dicastero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dal Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari, ha visto, seduti allo stesso tavolo, istituzioni, esperti di web market, produttori e controllori del cibo. Obiettivo? Confrontarsi sul tema del commercio on line e fare il punto della situazione sul grado di tutela, in ambito europeo, delle produzioni a Indicazione Geografica e sui meccanismi di accertamento attivati fino a ora in Italia per ottenere la salvaguardia delle nostre eccellenze. Il web, infatti, costituisce un importante canale di vendita, ma al tempo stesso, nasconde rischi non secondari di contraffazione.
I risultati conseguiti dall’Icqrf e dal Comando Carabinieri sono incoraggianti: nell’ultimo anno sono state effettuate migliaia di operazioni direttamente dai produttori e dai commercianti, garantendo rilevanti livelli di sicurezza e di tutela del vero Made in Itay. Inoltre, in meno di tre anni l’Icqrf ha svolto 2100 interventi riguardanti inserzioni irregolari sul web e fuori dai confini nazionali. Incassando una percentuale di successo delle correzioni o rimozioni sulle grandi piattaforme di e-commerce che sfiora il 99%. “Il web - sottolinea il viceministro Olivero - rappresenta sempre di più lo strumento con il quale i consumatori comperano i prodotti. Una tendenza che sta crescendo anche per l’acquisto dei cibi. Di conseguenza, il tema diventa cruciale perché strettamente connesso alla sicurezza alimentare. Ma la vendita on line nel settore degli alimenti, se controllata in modo costante e capillare, costituisce un’opportunità concreta e
importante per le imprese e i consumatori”. Quando gli si chiede quali sono le prospettive di sviluppo dell’agroalimentare per la provincia di Cuneo, Olivero dimostra di avere le idee chiare: “Le nostre piccole e medie imprese del comparto, dal vino ai dolci, dalle conserve alla pasta di pregio, oggi, spesso, hanno difficoltà ad affrontare i grandi mercati come quelli asiatici, che richiedono sostanziosi investimenti. Invece, se si ha la capacità di concretizzare la giusta promozione e di inserirsi in reti adeguate, l’e-commerce può consentire l’incremento del fatturato e di fidelizzare la clientela di tutto il mondo. Certo bisogna rassicurare i consumatori, dando informazioni precise sulle localizzazioni delle aziende e garantirli con i sistemi di certificazione come quelli che abbiamo progettato e attivato. Sono sicuro che gli imprenditori cuneesi sono pronti a sfruttare queste occasioni di sviluppo”.

c.s.

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