CUNEO - In partenza un percorso di integrazione tra Fondazione CRC e Fondazione CR Bra

Il presidente CRC, Giandomenico Genta: 'Auspichiamo che il percorso possa coinvolgere anche le altre Fondazioni di origine bancaria della Granda'

19/12/2017 18:23

Il Protocollo d’intesa ACRI-MEF, sottoscritto dalle 88 Fondazioni di origine bancaria italiane e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nell’aprile 2015, auspicava la costruzione di collaborazioni o integrazioni tra le fondazioni, con l’obiettivo di perseguire l’efficienza e l’economicità gestionale e una migliore gestione operativa ed erogativa.

Proprio sulla scorta di questo auspicio, nelle scorse settimane il presidente della Fondazione CRC, Giandomenico Genta, ha incontrato la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Bra, Donatella Vigna, insieme al Comitato di Indirizzo, il Consiglio di Amministrazione e il Collegio sindacale dell’Ente: un’occasione proficua da cui è emerso un interesse ad approfondire in maniera strutturata l’ipotesi di una collaborazione molto stretta tra i due Enti e una disponibilità immediata a individuare i primi passi da compiere in questa direzione.

“Con questo primo incontro prende avvio un percorso congiunto tra i nostri due enti, che auspichiamo possa coinvolgere anche le altre Fondazioni di origine bancaria del territorio della provincia di Cuneo” commenta il presidente della Fondazione CRC, Giandomenico Genta. “L’obiettivo è intensificare le forme di collaborazione già in essere, rendere le nostre attività più efficaci e allargare il raggio territoriale d’azione. Il messaggio, lanciato nel mese di settembre in occasione della presentazione del Piano pluriennale 2018-2021, ha avuto dalla Fondazione di Bra una prima significativa risposta”.

“A seguito della sollecitazione che ci è giunta dalla Fondazione CRC, siamo già al lavoro per creare una commissione congiunta che possa avviare le necessarie riflessioni, all’interno di entrambe le Fondazioni, e approfondire i dettagli tecnici necessari per avviare il percorso che potrà portare all’integrazione dei nostri Enti” aggiunge la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Bra, Donatella Vigna. “Un passaggio che potrà assicurare maggiore efficacia alle attività promosse nei nostri territori e una scala territoriale più adatta per interventi strategici, necessari per garantire lo sviluppo delle nostre comunità”.

Informati dell’avvio del percorso di integrazione tra la Fondazione CRC e quella di Bra, anche Giuseppe Guzzetti, Presidente dell’Acri (l’Associazione che rappresenta le Fondazioni di origine bancaria) e di Fondazione Cariplo, e di Giovanni Quaglia, Presidente dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria
del Piemonte e di Fondazione CRT, hanno voluto rilasciare una loro dichiarazione.

Giuseppe Guzzetti: “In una fase storica in cui il mantenimento dell’identità si trova a confrontarsi con le esigenze del cambiamento, la scelta delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Cuneo e Cassa di Risparmio di Bra di avviare un percorso che possa portare a integrare i due enti si propone come un’opportunità
favorevole per conciliare l’uno e l’altra. I valori di riferimento e un’operatività attenta a favore delle loro comunità caratterizzano l’identità di entrambe; la sovrapposizione territoriale suggerisce di ottimizzare la loro azione sia in termini di efficienza che di efficacia, in armonia con quanto ipotizzato dallo stesso
protocollo Acri-Mef, sottoscritto nel 2015, qualora se ne verifichino le adeguate condizioni”.

Giovanni Quaglia: “L’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte, che mi onoro di presiedere, guarda con attenzione e interesse a tutte le iniziative volte ad accrescere la collaborazione tra le 12 Fondazioni presenti sul territorio. Il percorso promosso da Fondazione CRC e raccolto dalla Fondazione
CR Bra, con l’obiettivo di definire tempi e modi di una possibile integrazione, va nella direzione di una sempre più incisiva capacità di rispondere alle esigenze delle comunità di riferimento, conciliando la salvaguardia delle identità con le sfide del cambiamento. La partecipazione e la condivisione del processo
avviato, da parte dei territori e delle relative istituzioni, sarà essenziale per il buon esito dell’operazione. Ancora una volta le fondazioni dimostrano capacità di guardare avanti, senza necessità di sollecitazioni o imposizioni esterne, con il solo obiettivo di migliorare l’efficacia e l’efficienza della loro azione, non attardandosi ad analizzare che cosa sono, ma immaginando e costruendo ciò che potranno diventare”.

c.s.

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