CUNEO - In Piemonte 28 mila persone soffrono di disturbi alimentari: "Aumento nel giro di pochi anni"

Oggi si celebra la Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla. Icardi: "Patologie sempre più diffuse"

Redazione 15/03/2023 13:34

Nel giro di pochi anni, complice anche la pandemia, si è registrato un aumento dei nuovi casi di Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA) pari al 30-40%, che ha rapidamente portato da 20 mila a 28 mila il numero delle persone affette da disturbi alimentari nella nostra regione”. Così l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, in occasione della Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla che si celebra oggi, mercoledì 15 marzo.
 
Un recente studio del 2023, appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Journal of Clinical Medicine dal gruppo di ricerca del Centro Esperto Regionale per la cura dei Disturbi dell’Alimentazione della Città della Salute di Torino (diretto dal professor Giovanni Abbate Daga), ha evidenziato anche un peggioramento dei sintomi: dopo la pandemia, i ragazzi hanno preoccupazioni marcatamente più elevate e laceranti rispetto alla loro corporeità e svolgono di gran lunga molta più attività fisica al solo scopo di dimagrire, anche in condizioni di estrema emaciazione rispetto a prima del 2020.
 
In Piemonte, - prosegue l’ex sindaco di Santo Stefano Belbo - poco meno di un anno e mezzo fa, abbiamo attivato la ‘Rete dei servizi regionali per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione’, una capillare e integrata rete regionale per la cura ambulatoriale, ospedaliera e riabilitativa. Sei i livelli di presa in carico e cura del paziente: centro esperto regionale, livello di base (medici di medicina generale e pediatri di libera scelta), livello ambulatoriale di primo livello, livello ambulatoriale complesso/semiresidenziale, livello ospedaliero (emergenza e posti letto dedicati di riabilitazione) e comunità terapeutica”.
 
Domani, giovedì 16 marzo, sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale e sul sito della Regione Piemonte l’avviso per la manifestazione di interesse per attivare strutture residenziali dedicate al trattamento dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. La ricerca riguarda nello specifico una struttura residenziale sanitaria per adulti da venti posti letto da destinare a pazienti in trattamento per anoressia nervosa e bulimia nervosa e due strutture per minori (CTM), per le medesime patologie, da dieci posti letto ciascuna, per le fasce di età 10-14 e 14-17 anni.
 
Le patologie legate ai disturbi alimentari – prosegue ancora l’assessore Icardi – sono sempre più diffuse e devono essere non solo curate, ma anche il più possibile prevenute. Il loro trattamento richiede il coinvolgimento di varie competenze professionali anche specialistiche (psichiatri, neuropsichiatri infantili, psicologi clinici, nutrizionisti, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, endocrinologi, ginecologi) e ha bisogno di un quadro di interventi integrati e di programmi formativi per gli operatori sanitari”.
 
I numeri - spiega invece l’assessore alla Famiglia, con delega ai Bambini, Chiara Caucino - indicano un trend preoccupante: al netto delle persone che ne soffrono già, ogni anno sono diagnosticati nella regione 260 nuovi casi di anoressia e 450 di bulimia, dati nei quali non confluisce il cosiddetto sommerso. Sono convinta che il Piemonte, con le sue strutture e con i suoi professionisti di primissimo livello possa diventare davvero un punto di riferimento, un modello per la cura dei disturbi alimentari, così come sono convinta che una delle risposte al problema consista nel modificare, in alcuni casi, l’approccio da squisitamente sanitario a socio-sanitario, in quanto spesso tali disturbi coinvolgono tutta la famiglia della persona affetta e possono essere curati solo con un approccio che vada al di là della mera medicina - che, intendiamoci, resta fondamentale - ma che abbracci anche il tema del sociale, facendo sentire la persona affetta da disturbi alimentari non solo curata, ma anche presa in cura”.
 
L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte è intervenuto questa mattina all’inaugurazione della “panchina lilla” di Villa Giulietta a Prunetto, in occasione del primo anniversario della struttura residenziale, come simbolo di speranza e di contrasto alla diffusione dei disturbi del comportamento alimentare e ad ogni forma di pregiudizio e discriminazione verso chi ne soffre.
 
Icardi ha parlato di due innovazioni terapeutiche in attivazione presso lo stesso Centro Esperto Regionale per la cura dei Disturbi dell’Alimentazione della Città della Salute di Torino.
 
Il primo, di tipo biologico e sperimentale – che partirà dal 15 aprile 2023 per i soggetti ricoverati – è costituito dalla somministrazione per due-quattro settimane di sedute quotidiane di 40 minuti di stimolazioni magnetiche di un’area specifica del cervello (la corteccia dorsolaterale prefrontale) che è deputata al controllo emotivo. Nella cura della depressione tale trattamento ha già dato buoni risultati. Il secondo trattamento è di tipo psicologico ed introduce nella cura dei disturbi dell’alimentazione uno strumento psicoterapico ben noto ed efficace per la cura dei traumi: il trattamento EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing). Tale psicoterapia ambulatoriale è stata attivata presso l'ospedale Molinette da ottobre 2022 e si sviluppa ora a pieno regime. Si tratta di una tecnica di rievocazione di ricordi traumatici mediante il movimento degli occhi. Ciò attiva i ricordi emotivamente rendendoli più facilmente rielaborabili.
 
"A partire dal mese di maggio – ha concluso l’assessore - verrà inoltre contrattualizzato in tutte le Asl piemontesi personale dedicato alla cura dei DNA, grazie ai fondi ministeriali stanziati per il biennio 2023 - 2024 ed all’impegno della Regione Piemonte e dell’Assessorato alla Sanità. Sono previste sette figure professionali (psichiatra, neuropsichiatra infantile, psicologo psicoterapeuta, medico nutrizionista, dietista, educatore ed infermiere) per rinforzare i Centri già esistenti e migliorare la capacità di curare con équipes integrate multidisciplinari".
 
Al convegno di Prunetto, sono intervenuti anche il presidente della Provincia di Cuneo, Luca Robaldo, il presidente dell’Unione montana Alta Langa, Davide Falletto e il sindaco di Prunetto, Luigi Costa.
 

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