CUNEO - In Piemonte anticorpi del Covid-19 in meno del 10 per cento di chi si sottopone al test sierologico

Il dato emerso nella conferenza in cui la Regione ha fatto il punto della situazione epidemiologica a 48 ore dalla riapertura dei confini. Cirio: 'Numeri positivi, siamo pronti'

a.d. 01/06/2020 17:35

I test sierologici che stiamo effettuando registrano la presenza di anticorpi del Covid-19 in una percentuale di pazienti che va dal 3 al 7%: ciò significa che ad oggi siamo molto lontani dall’immunità di gregge. I dati relativi alle infezioni, invece, sono molto confortanti”. Lo ha detto Bartolomeo Griglio, coordinatore del Piano di prevenzione regionale, durante la conferenza stampa di oggi, lunedì 1° giugno, durante la quale si è fatto il punto sulla situazione epidemiologica del Piemonte a meno di 48 ore dalla riapertura dei confini regionali.
 
Oggi - ha continuato Griglio - grazie al sistema di tracciamento contatti, anche per merito ai medici di famiglia, ‘sentinelle’ sul territorio, riusciamo a intervenire in maniera precoce, non andando più ad ‘inseguire' i positivi. Questo è importante soprattutto per l’individuazione degli asintomatici, che sono tra il 20 e il 50% dei pazienti totali”. Sul tema è intervenuto anche il presidente della Regione Alberto Cirio, che ha specificato che “tra i positivi al test sierologico, solo lo 0,1% finora risulta ancora positivo al tampone”. L’ex europarlamentare albese ha poi ribadito le procedure previste dalla Regione: chi risulta positivo al test sierologico deve obbligatoriamente essere posto in isolamento e sottoposto a tampone.
 
E’ intervenuto in collegamento video anche l’assessore all’Innovazione e alla Ricerca per i Laboratori Covid Matteo Marnati, che ha annunciato l’attivazione, nei prossimi giorni, di un laboratorio mobile allestito in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea, in arrivo dal Belgio, per un’operazione di prevenzione rivolta ad alcune categorie - tra queste volontari, forze dell’ordine e operatori ecologici - grazie al quale si potranno effettuare 25 mila test sierologici e 6 mila tamponi. 
 
Cirio ha poi parlato della riapertura dei confini regionali: “I numeri del Piemonte sono ottimi. La ‘pagella’ assegnata settimanalmente dall’Istituto Superiore di Sanità ha quattro indicatori che prevedono non si possa stare sotto il 60%: noi abbiamo tutti i valori oltre il 90%. Si tratta di parametri che valutano la capacità di monitorare la situazione, di reagire ad eventuali criticità e isolare focolai. Per questo il Piemonte è pronto a riaprire i confini alle altre regioni, e dal 15 giugno anche al resto d’Europa”.
 
Il presidente, insieme al vice Fabio Carosso, ha poi fatto il punto sulla situazione socio-economica e sulle misure di sostegno a famiglie e imprese: “In una settimana con il Bonus Piemonte abbiamo erogato 30 mila bonifici distribuendo in totale 64,7 milioni di euro, in media a 3 giorni dalla domanda”.
 
In chiusura, un cenno sulla discussa ordinanza che ha imposto l’uso delle mascherine anche all’aperto (seppur con molte eccezioni) per il ponte del 2 giugno: “Le violazioni non sono state molte, segno di disciplina da parte dei cittadini e dimostrazione del fatto che i controlli sono stati fatti con buonsenso, per prevenire e non per reprimere. Dal 3 giugno l’obbligo cadrà: sarà comunque necessario usare la mascherina all’aperto se non ci saranno le condizioni per mantenere le distanze di sicurezza”.

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