CUNEO - In Piemonte il numero unico per le emergenze risponde a 7 mila chiamate al giorno

I dati sull’attività del servizio sono stati ilustrati lunedì 11 febbraio, presso la Sala Giunta della Regione Piemonte, a Torino, in occasione della 'Giornata Europea del Numero unico 112'

11/02/2019 15:49

Numeri in crescita e bilancio più che positivo per il numero unico di emergenza 112 in Piemonte. La centrale unica piemontese, attiva dal gennaio 2017, gestisce quasi settemila chiamate al giorno, rispondendo, nel 66 per cento dei casi, entro 5 secondi. I dati sull’attività del servizio sono stati ilustrati lunedì 11 febbraio, presso la Sala Giunta della Regione Piemonte, a Torino, in occasione della "Giornata Europea del Numero unico 112"
 
All'incontro sono intervenuti il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, il direttore generale dell’assessorato alla Sanità, Danilo Bono, il dottor Carlo Bui, coordinatore nazionale del Gruppo tecnico a supporto della commissione ministeriale che sovrintende al numero unico112, il prefetto di Torino, Claudio Palomba. In sala anche i rappresentanti della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Municipale, del Soccorso Alpino e dell’Emergenza Sanitaria 118, della Città della Salute di Torino e dell’Asl Cuneo 1, gli operatori delle centrali uniche di risposta 112 e delle sale operative degli enti che garantiscono h24 la funzionalità del servizio.
 
"Voglio esprimere la mia gratitudine a tutti i soggetti che compongono il sistema del 112 – ha dichiarato il presidente Sergio Chiamparinoe a tutti gli operatori che garantiscono con il loro impegno l'efficienza del servizio. Si tratta di un progetto pilota in Italia, di cui siamo orgogliosi".
 
"Il numero unico – ha aggiunto l'assessore Antonio Saittaha ottenuto un grande risultato: liberare le centrali operative dalle chiamate non strettamente di emergenza. Si è trattato di una forte innovazione, ben recepita dagli utenti, che ha permesso di distribuire meglio gli interventi, attraverso il raccordo e il coordinamento dei diversi operatori".


c.s.

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