CUNEO - In provincia di Cuneo mancano laureati

A un convegno di Confindustria verranno illustrati i dati di una ricerca sulle nuove occupazioni e i risultati del Jobs Act nella Granda

14/02/2018 09:46

"Dal Jobs Act al Lavoro 4.0. Le rivoluzioni che stanno cambiando l’occupazione in Italia” è il titolo del convegno che Confindustria Cuneo organizza per mercoledì 21 febbraio alle 14.30 nella sua sede di corso Dante 51. A portare i saluti istituzionali sarà il presidente della Provincia, Federico Borgna.
 
I lavori analizzano i dati di una ricersa svolta dal Centro studi di Confindustria su nuove professionalità e risultati del Jobs Act. La  Granda  nel  2017  ha  registrato 40.360 ingressi nel mondo del lavoro, la maggior parte nei  settori  turismo,  commercio  e  servizi  (24.610,  pari  al 61%),  il  resto  nell’industria (15.750),  in  particolare  nel comparto delle manifatture. E il 38% degli assunti nel mondo industriale sono operai specializzati, quasi uno su tre (29,9%) conduttori di impianti e addetti ai macchinari.
 
Nel Cuneese solo il 16,5% dei contratti è a tempo indeterminato. La percentuale è però da record nell’industria,  dove  il  91,5%  degli assunti è in pianta stabile.Si parlerà anche di “Unimpiego”,  sportello  online gratuito che permette ai candidati in cerca di lavoro di inserire il curriculum nella banca dati  o  dichiarare  il  proprio  interesse per uno o più annunci delle aziende. Il focus di Confindustria Cuneo evidenzia che su 3.790 nuovi laureati richiesti dal mondo del lavoro nel 2017, più del 33% non sono stati individuati sia per assenza di candidati, sia per la loro preparazione inadeguata. Mancano soprattutto ingegneri industriali (55% di richieste disattese), architetti (77,7%), chimici (76,4%), informatici (54,2%), manutentori industriali e artigianali (44,5%).

Le date dell'evento:

c.s.

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