CUNEO - 'Inutile presentarsi alle frazioni ogni cinque anni per poi non farsi più vedere'

L'interpellanza di Laura Peano sulle modifiche al trasporto pubblico scalda il Consiglio Comunale. Mantelli: 'Normali reazioni forti'

a.d. 26/02/2019 09:41

La consigliera Peano probabilmente è fan di Marzullo: nel formulare le domande si è anche data le risposte. Io, più che rispondere all'interpellanza, vorrei sfatare qualche mito”. Si è aperto così l'intervento di Mauro Mantelli, assessore ai Trasporti del comune di Cuneo, che ha risposto in maniera decisamente piccata all'interpellanza presentata dalla consigliera Laura Peano durante il Consiglio comunale di ieri, lunedì 25 febbraio. Il tema è uno di quelli più discussi nelle ultime settimane a Cuneo e dintorni, la riorganizzazione del Trasporto Pubblico Locale entrata in vigore da lunedì 18 febbraio. Una riorganizzazione che ha attirato critiche da più parti, in particolare dalle frazioni cuneesi: tra le lamentele quelle relative alla soppressione di alcune fermate, ai nuovi orari, alla scarsa comunicazione e al mancato coinvolgimento della popolazione nel processo che ha portato alla riorganizzazione. Ad appoggiare l'interpellanza firmata da Laura Peano anche i consiglieri Laura Menardi, che ha parlato di una “mezza rivolta popolare in corso” e Manuele Isoardi (“Come al solito l'amministrazione comunica solamente decisioni già prese”).   
 
Dura, come detto, la replica di Mantelli: “Non c'è nessuna rivolta popolare in corso. Siamo andati a modificare qualcosa che non era mai stato modificato e questo può provocare reazioni forti. Prima Cuneo era vista solo come punto di arrivo e non esistevano orari: c'era solo l'orario di partenza dal capolinea. La riorganizzazione delle corse e delle fermate è nota dal giugno del 2018, ci furono due commissioni consiliari a cui furono invitati sindaci e presidenti dei comitati di quartiere, quindi non è vero che non sono stati coinvolti, smettiamola con le fake news per sostenere le proprie teorie: io sono pronto ad incontrarli di nuovo anche domani, e non è vero che c'è stato un dimezzamento del servizio. Il problema è che i quartieri non possono decidere autonomamente dove piazzare le fermate. Bisogna rispettare i ruoli, e il ruolo del Comune non è mediare, ma prendere decisioni per quelle che sono le esigenze della generalità, e nel caso di Cuneo parliamo di un sistema complesso: siamo una città, non un paesone”. L'assessore, insomma, ha difeso l'operato dell'amministrazione e la bontà della riorganizzazione: “La comunicazione è stata più capillare possibile, anche tramite gli organi di informazione. E' vero, per i meno giovani c'è qualche problema con la digitalizzazione dei biglietti, ma è normale, è una conseguenza inevitabile del cambiamento. Ora però abbiamo orari cadenzati ma soprattutto certi, e si ha la possibilità di utilizzare qualsiasi pullman con lo stesso titolo di viaggio”. Prima di Mantelli era intervenuta anche la consigliera Tiziana Revelli: “Dal 2017 abbiamo organizzato commissioni e incontri con tutte le persone interessate dal tema, e siamo sempre stati consapevoli del fatto che il lancio del nuovo TPL fosse l’inizio di un periodo di assestamento tutt’altro che indolore. Ogni documento, però, è sempre stato pubblico e a disposizione della cittadinanza”.
 
A concludere il dibattito la proponente dell'interpellanza, Laura Peano: “Non sono soddisfatta delle risposte. L'assessore non ha risolto le problematiche, ma ci ha messo una pietra sopra ignorando ancora una volta le frazioni, che si ritrovano a non avere più un servizio. Inutile presentarsi alle frazioni ogni cinque anni (in occasione delle elezioni comunali ndr) per poi non farsi più vedere. Con questa riorganizzazione sono migliorati i trasporti in città, ma le periferie sono state totalmente ignorate. Sono disgustata dal modo in cui il problema è stato affrontato”.


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