DRONERO - Invasi, il Pd dronerese è scettico: “Assurdo parlarne dove l’acqua non c’è”

I dem accusano Fratelli d’Italia di “tirare fuori dal cassetto progetti vecchi di 40 anni”. Critiche sul progetto di Reboissino: “Le comunità locali vanno coinvolte”

Redazione 10/05/2023 16:15

Riceviamo e pubblichiamo:
 
Che il tema della siccità legata ai cambiamenti climatici sia la grande questione di questi tempi è un dato di fatto: questo ci deve impegnare tutti. Che ci sia una sorta di schizofrenia da più parti sul come affrontare la questione è un altro dato di fatto. Sui media, nelle ultime settimane, si legge di tutto: si passa dalla notizia di un dossier di candidatura di due invasi in provincia di Cuneo (Serra degli Ulivi e Reboissino a San Damiano Macra in Valle Maira), al “tirare fuori dal cassetto” progetti vecchi di 40 anni come Moiola, Stroppo e altri 3-4 sbarramenti. Queste le proposte fatte dai rappresentanti di Fratelli di Italia.
 
E poi ci sono i fatti, che sono sempre e solo quelli che contano. Come articolato bene dalla Segreteria Provinciale del Partito Democratico, dei 100 milioni di euro per la siccità che il Governo ha assegnato a 5 Regioni, i 28 destinati al Piemonte andranno tutti all'alto Novarese. Fine dei fatti. Il circolo del PD di Dronero e della Valle Maira è assolutamente d’accordo ad affrontare la questione sul come conservare l’acqua quando questa c’è: ci piacerebbe, però, da parte dalle Istituzioni, tutte, una maggiore professionalità e trasparenza sul tema.
 
Per venire al nostro territorio: in Val Maira un percorso concreto e condiviso con una sua storia, fatta di alti e bassi, esiste ed è patrimonio degli Enti. In questo contesto la Maira spa (società partecipata dall’unione Montana Valle Maira) aveva prodotto un’idea di fattibilità (non uno studio) per uno sbarramento proprio a Reboissino di 3-4 milioni di metri cubi. Sorgono alcune domande:
- stiamo parlando di questo progetto?
- il soggetto proponente è la Maira spa? Iren (socio di maggioranza della Maira spa) o altri?
- è stata coinvolta la comunità di valle (Comuni ed Unione, in primis) nella candidatura di uno sbarramento a Reboissino, nel Comune di San Damiano Macra?
- se non è stata coinvolta perché ed a che titolo si parla di candidatura?
 
Lasciando perdere le fantasie sui maxi invasi in valli (come la Valle Maira) dove di acqua non ce n’è più (si chieda al gestore del servizio idrico integrato Cogesi qual è la situazione), riteniamo fondamentale che le Istituzioni pubbliche siano coinvolte da subito, anche solo per la redazione di un dossier di candidatura. La progettazione e la realizzazione di nuovi invasi e bacini idrici sui territori montani deve avvenire solo con il pieno coinvolgimenti di Comuni ed Unioni Montane.
 
Le comunità locali, chi vive e lavora sul territorio, devono essere coinvolte. Le nuove realizzazioni di bacini artificiali non possono escludere il pieno coinvolgimento delle comunità locali, una valutazione attenta e ponderata degli impatti delle opere sugli ecosistemi, con particolare considerazione dei benefici per i territori che custodiscono e stoccano l'acqua, nel quadro di reali green communities, dando pieno valore ai servizi ecosistemici-ambientali che i territori montani svolgono.
 
Perché suonerebbe alquanto bislacco parlare di un invaso a Reboissino per fermare dell’acqua quando nella borgata Chialvetta di Acceglio (come in altre borgate da Dronero in su) l’acqua potabile quest’inverno non c’era e chi lavorava e viveva lì comprava l’acqua in bottiglia per dare ai clienti, utilizzando l’acqua del fiume per gli altri usi domestici. E poi, altro grande tema: come si inseriscono le concessioni delle grandi derivazioni idroelettriche in scadenza col tema invasi? Perché l’acqua in valle è intubata per oltre il 90%.
 
Sarebbe ora che tutti i portatori di interesse si sedessero ad un tavolo, valle per valle, con le amministrazioni locali, con i produttori di energia idroelettrica, con i consorzi irrigui e definissero obiettivi e strategie comuni in un processo trasparente e chiaro. Oppure continueremo ad assistere alla lamentazione di soggetti che non dialogano e che rivendicano tutti una priorità sull’utilizzo di acqua, che, intanto, continua, quando c’è, a scorrere sotto i ponti.
 
 
La Segreteria del Circolo Partito Democratico Dronero - Valle Maira

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