Natale in lockdown. Messa così sembra un film di Vanzina, ma a differenza delle pellicole con Boldi e De Sica c’è ben poco da ridere: la decisione ufficiale è attesa per oggi. Se le indiscrezioni diffuse dai quotidiani nazionali saranno confermate molti italiani dovranno rinunciare ai loro progetti per le vacanze e affrontare un nuovo sacrificio. 

 

Dal 24 dicembre al 3 gennaio (forse fino al 6) l'Italia sarà tutta in fascia rossa. Nei giorni festivi e prefestivi, Vigilia, Natale, Santo Stefano, domenica 27 e mercoledì 31 dicembre, Capodanno, 2 e 3 gennaio, ristoranti e bar saranno chiusi tutto il giorno così come i negozi e la circolazione sarà bloccata anche dentro il proprio comune. 

 

Insomma, niente festeggiamenti con i parenti. Soltanto per tre giorni lo stivale sarà zona gialla: il 28, il 29 e il 30 dicembre si potrà uscire liberamente dalle 5 alle dieci della sera, i negozi saranno aperti e bar, ristoranti, pasticcerie e pub chiuderanno alle 18. Il coprifuoco dunque resta fissato alle 22, ma nel governo c’è chi chiede di anticiparlo alle 20.

 

Nella tarda serata di oggi, giovedì 17 dicembre, dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) arrivare l’ufficialità. Prima ci sarà la battaglia delle eccezioni. Una fronda, appoggiata da Conte, vorrebbe concedere una deroga per vedere i familiari il giorno di Natale, quando sarà comunque consentito partecipare alle messe. Di chiaro c'è poco e una mozione dem che chiedeva il via libera agli spostamenti tra piccoli comuni a Natale e Capodanno, caldeggiata anche dal presidente della Regione Piemonte Cirio, è stata evitata in favore di un invito a trovare una soluzione ‘equa’. Ulteriori aggiornamenti verranno diffusi in serata.