CUNEO - L'allarme dei costruttori cuneesi: "Rischio sipario sull'intero comparto"

Dall'assemblea di Ance e Confindustria Cuneo un appello a Governo e istituzioni per affrontare le sfide eccezionali che il settore si trova davanti

Ch. C. 28/03/2022 15:06

Spegnete le luci, si alza il sipario sulla crisi peggiore che sta vivendo il settore dei costruttori. Con questo effetto scenico “cantieri a fari spenti”, ha aperto i lavori del Consiglio generale dei costruttori edili Ance Cuneo il suo presidente Gabriele Gazzano, questa mattina (lunedì 28 marzo), nella sala “Michele Ferrero” della sede cuneese degli Imprenditori. Un grido d’allarme forte e determinato a istituzioni, Provincia, Comuni della Granda e ai parlamentari del territorio presenti, perché si facciano portavoce della crisi con il Governo Draghi: “Una situazione prossima a diventare insostenibile. I costruttori saranno costretti a rallentare a causa all’insostenibilità del caro energia, dell’aumento dei prezzi delle materie prime e rispetto agli standard dei nostri contratti, si può solo rallentare, sospendere o bloccare”.
 
Questo consiglio aperto in forma pubblica, “ha l’obiettivo di essere un tavolo di confronto e di proposta per interventi rapidi e non mera occasione di parole al vento”, come hanno ribadito i rappresentanti degli imprenditori. Rapidità degli interventi, sulla quale ha posto l’accento anche il presidente di Confindustria Cuneo, Mauro Gola, ricordando quanto l’Italia sia molto indietro “sul fronte energia rispetto a francesi e tedeschi. Infatti, come vediamo ogni giorno, c’è una corsa alla ricerca di fonti alternative, ma se va bene, si parla di vederne risultati entro 8/10 mesi. Tempi troppo lunghi. Questi tempi sono impossibili e inconciliabili con la velocità del mondo dell’impresa e del sistema produttivo italiano. Le emergenze devono essere affrontare oggi, subito”.
 
Sulla stessa linea Elena Lovera, presidente della Scuola Edile cuneese: “Ormai non è più il tempo delle frasi di circostanza di fronte a una situazione che per noi non si può non definire preoccupante. Parlare di grido d’allarme, è retorica. La fotografia della realtà, che sta toccando nel profondo anche il tessuto economico di Cuneo, è drammatica e gli interventi sono necessari ora, e subito. ‘Nel lungo periodo siamo tutti morti’ diceva”, ha evidenziato Lovera citando l’economista Keynes nell’appellarsi ai parlamentari presenti o in collegamento, perché portino le proposte di questa giornata nei tavoli delle commissioni camerali alle quali appartengono.
 
Il caro materie, i continui stop and go del superbonus, la difficoltà di reperire manodopera e materie prime, questi i principali argomenti degli interventi degli imprenditori che hanno ribadito che: “Quando si è di fronte ad una situazione di eccezionalità, la risposta non può che essere eccezionale perché la realtà che stiamo vivendo è, se possibile, addirittura peggiore di come viene descritta oggi”.
 
Tra i rappresentanti istituzionali presenti che hanno portato il loro contributo al dibattito, si ricorda, tra gli altri: i parlamentari del territorio (in presenza o videocollegamento) Monica Ciaburro, Enrico Costa, Flavio Gastaldi, Chiara Gribaudo, Marco Perosino e Mino Taricco, Federico Borgna, sindaco di Cuneo e presidente della Provincia, Dario Tallone, sindaco di Fossano e Mauro Calderoni, primo cittadino di Saluzzo.
 

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