BORGO SAN DALMAZZO - 'L'amministrazione valuti lo scioglimento del contratto con la cooperativa che gestisce la Padre Fantino'

La gestione dell'emergenza Coronavirus nella casa di riposo di Borgo San Dalmazzo al centro di un'interpellanza presentata dal gruppo 'Borgo 3.0'

a.d. 13/06/2020 19:01

Nel prossimo Consiglio comunale di Borgo San Dalmazzo il gruppo di minoranza “Borgo 3.0” chiederà all’amministrazione di valutare se ci sono i presupposti per sciogliere il contratto con la cooperativa Punto Service, che gestisce la casa di riposo “Padre Fantino”. La struttura era finita al centro delle polemiche durante l’emergenza Coronavirus, quando la gestione della pandemia all’interno della RSA di via Monte Bianco era finita nel mirino dei parenti degli ospiti, che avevano chiesto e ottenuto un confronto con Massimo Secondo, presidente della cooperativa, dopo l’anomalo numero di decessi nella casa di riposo (più di 20 a partire dalla fine di marzo) e dopo che la gran parte degli anziani ospiti della struttura era risultata positiva al Coronavirus. Sulla gestione della pandemia nella "Padre Fantino" è stato anche aperto un fascicolo d'indagine da parte della Procura di Cuneo.
 
Il gruppo di opposizione borgarino ha ora presentato un’interpellanza con l’obiettivo di fare ulteriore chiarezza sull’operato della cooperativa: “Si sono evidenziate - si legge nel testo - criticità fortissime nella gestione dei ricoverati, su cui sta indagando l’Autorità giudiziaria, che hanno avuto forte eco sui notiziari non solo locali. Sono sorti molti interrogativi su come vengono assistiti i nostri anziani. Evidentemente qualcosa non ha funzionato, un servizio così importante per i nostri concittadini più fragili non può essere delegato o ‘dimenticato’ da parte dell’amministrazione pubblica”.
 
Già 18 mesi fa la gestione dei ricoverati all’interno della casa di riposo era finita sui banchi del Consiglio comunale: l’amministrazione ne chiese conto all’Asl CN1, la quale rispose che la struttura “era sottoposta regolarmente ad ispezioni della Commissione di Vigilanza dell’Asl che verifica gli standard assistenziali previsti”.
 
Ora il tema, dopo i tragici fatti degli ultimi mesi, tornerà nella sala del Consiglio borgarina: l’interpellanza è stata firmata dai cinque consiglieri di “Borgo 3.0”, Piermario Giordano, Silvana Agosto, Marco Bona, Ilda Maccario e Giorgia Tronci.
 

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