CUNEO - 'L'emersione del caso Atlantia ha svelato intrecci che sollevano interrogativi'

L'assessore regionale Alberto Valmaggia interviene sulla Fondazione Crc dopo le dimissioni di Degiacomi dal Consiglio Generale

10/10/2018 14:10

Nella mattinata di ieri, martedì 9 ottobre, l'ex vicepresidente della Fondazione Crc, Antonio Degiacomi, ha rassegnato le dimissioni dal Consiglio Generale. La notizia ha tenuto banco per tutta la giornata di ieri e le polemiche non accennano a fermarsi. Sulla questione è intervenuto anche l'assessore regionale Alberto Valmaggia, di Monviso in Movimento. “La notizia delle dimissioni di Antonio Degiacomi da membro del Consiglio Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo non può lasciare indifferenti quanti hanno a cuore la vita e il futuro della nostra comunità provinciale. Le motivazioni addotte da Degiacomi devono far riflettere i responsabili politici ed i cittadini cuneesi sul grande potere che deriva dalla gestione delle risorse della Fondazione e sul rischio connesso ad una conduzione poco trasparente, senza un adeguato esercizio collegiale e con uno scarso coinvolgimento del territorio" ha detto Valmaggia.


L'ex sindaco di Cuneo ha poi proseguito: "L'emersione del caso Atlantia/Fondazione Crc, in occasione del crollo del ponte Morandi a Genova, ha svelato intrecci di interessi che, quand’anche non configurassero conflitti giuridicamente perseguibili, sollevano pesanti interrogativi di natura etica e di opportunità, aggravati da cumuli di incarichi e di compensi che esigono chiarimenti sulla “governance” della nostra Fondazione. Sono chiamati a dare questi chiarimenti, insieme al Presidente e al Consiglio di Amministrazione della Fondazione, anche i membri del Consiglio Generale e dell'Organo di vigilanza stimolati  dalle motivazioni non banali delle dimissioni di Degiacomi". 

"La nostra comunità provinciale ha il diritto e insieme il dovere di essere informata sulla gestione del patrimonio e sugli incarichi che ne derivano, unitamente ad un coinvolgimento maggiore delle scelte erogative. Ne va del nostro futuro e di quello delle generazioni che verranno e per le quali il patrimonio prezioso, non solo di risorse finanziarie, della Fondazione va salvaguardato e sviluppato”
ha concluso Valmaggia.

r.c.

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