CUNEO - L'ex sindaco di Cuneo attacca Cirio sulla gestione Covid: ''Non avete una strategia e brancolate nel buio''

In una lettera aperta Valmaggia spara a zero sulla Giunta regionale. ''Vi siete fatti travolgere dagli eventi''

s.m. 10/11/2020 23:16

 
 
“La Regione è senza una strategia davanti alla seconda ondata Covid e gioca allo scaricabarile con il governo nazionale”.
 
L’ex sindaco di Cuneo e assessore regionale alla Montagna Alberto Valmaggia attacca frontalmente la Giunta di Alberto Cirio sulla gestione della Sanità. In una lettera aperta diretta al Governatore piemontese il leader di Monviso in Movimento ricorda la situazione vissuta in questi giorni, con gli ospedali piemontesi a rischio collasso per l’afflusso straordinario di malati di Covid e “un lockdown che mette in ginocchio intere categorie economiche”.
 
“Voi che cosa fate - contesta -? Giocate a scarica barile con il Governo, vi preoccupate del perché un’altra regione d’Italia (la Campania n.d.r.) non sia zona rossa come noi, minimizzate il problema sostenendo che è tutta colpa di “un'informazione che fa terrorismo” (riferimento a un’affermazione del Consigliere regionale Bongioanni n.d.r.). Scuse puerili che non sono accettabili, chiara dimostrazione che non avete una strategia e brancolate nel buio.  Il suo slogan elettorale, era un Piemonte che viaggiava ad un’altra velocità. Ed invece avete semplicemente inseguito la sanità lombarda copiandone i peggiori errori. Vi siete fatti travolgere dagli eventi, non siete stati in grado di programmare durante l’estate un adeguato piano che potesse permetterci di affrontare questa seconda ondata - continua l’ex esponente della Giunta Chiamparino -. Se ad inizio anno era forse comprensibile il disorientamento e le difficoltà, in questo momento gli errori ripetuti sono imperdonabili”.
 
"Ora ci auguriamo che sia giunto il momento di porre fine a questa improvvisazione e si cambi marcia, innanzitutto coinvolgendo tutte le realtà territoriali interessate, con particolare riguardo al personale sanitario, i farmacisti, tutte le associazioni di categoria ed anche le opposizioni in Consiglio regionale, collaborando lealmente con il Governo – conclude l’ex sindaco di Cuneo, rivolgendosi sempre a Cirio –. Da questa situazione se ne esce solo tutti insieme con senso delle istituzioni e responsabilità per garantire a tutti i cittadini piemontesi una medicina territoriale che permetta di essere curati adeguatamente presso il proprio domicilio, un importante sistema di diagnosi che limiti i tempi di attesa, ma soprattutto un fortissimo potenziamento del sistema sanitario nel suo complesso, che garantisca a tutti di essere curati. Perché Presidente, questa non è solo una sua responsabilità, ma un diritto costituzionalmente inviolabile per ogni cittadino”.

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