CUNEO - L'ex vicesindaco Boselli torna ad attaccare l'amministrazione su piazza Europa

“È grave e scorretto usare 3 milioni e mezzo di euro che avrebbero dovuto essere utilizzati per le periferie e le frazioni per cercare di fare un parcheggio''

Redazione 09/03/2021 08:40

“È grave e scorretto usare 3 milioni e mezzo di euro che avrebbero dovuto essere utilizzati per le periferie e le frazioni per cercare di fare un parcheggio sotto piazza Europa. Così come è del tutto ipotetico contare, per realizzarlo, su un milione e mezzo di euro che dovrebbero arrivare da alienazioni di beni comunali che non si sa se effettivamente saranno realizzate. Non sono mai stato favorevole alla via dei ricorsi legali per cercare di fermare scelte amministrative ritenute sbagliate. Ma occorre anche fare chiarezza per cambiare. E dire cosa si pensa”.
 
L’ex vicesindaco di Cuneo Giancarlo Boselli torna ad attaccare l’amministrazione comunale in carica sul parcheggio in piazza Europa.
 
“Ho già sottolineato come sia di dubbia legittimità la Delibera di Giunta dell’11 febbraio che darebbe il via all’opera - spiega l’ex dem in una nota diffusa ai giornali -, ma ancor più dubbia è la Determina Dirigenziale del 3 marzo che richiama, nelle premesse, la revisione del progetto da sottoporre alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per la necessaria approvazione. Approvazione che ad oggi non si sa se ci sia stata - continua -. Ci sono comunque autorità preposte ai controlli, che possono agire di iniziativa e che dovrebbero certo tenere in considerazione e valutare queste situazioni”.
 
Nella chiosa Boselli continua a non esporsi troppo sulla sua ventilata candidatura a primo cittadino con un gruppo di liste civiche, ma le sue parole sanno ancora una volta di conferma: “Servono alla Città scelte più avvedute, utili e condivise dalle persone e dalla Consulta dei Quartieri, che, andrebbe rispettata e ascoltata. Sarà solo il voto delle cittadine e dei cittadini a cambiare questa situazione. La nuova maggioranza e il nuovo sindaco potranno correggere questa brutta scelta nei primi sei mesi del nuovo mandato”.

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