CUNEO - L'inflazione si mangia i depositi delle famiglie piemontesi: nel 2022 un calo di quasi 2 miliardi di euro

I dati illustrati dalla Fabi sulla base delle statistiche Istat e Banca d'Italia. In calo anche i dipendenti e il numero di sportelli

Redazione 24/03/2023 12:07

L'inflazione erode in Piemonte i depositi delle famiglie, che calano nel 2022, rispetto all'anno precedente, di quasi 2 miliardi di euro (-6%). È quanto emerge dai dati elaborati dalla Fabi, sulla base delle statistiche di Banca d'Italia e Istat di dicembre 2022. Dati che fotografano nella nostra regione o un totale di 1.746 sportelli, numero aggiornato al 2021, in calo dell’8,3% rispetto all'anno precedente. L’analisi è stata illustrata in occasione del congresso provinciale, aperto a Torino dalla relazione del segretario uscente Mauro Bossola.
 
L'ultimo spaccato disponibile a giugno 2022 dei prestiti evidenzia un totale di 114,1 miliardi di euro per la regione, divisi tra famiglie (per un valore di 44,7 miliardi), aziende (48,5 miliardi), imprese familiari (6,3 miliardi), società finanziarie e assicurative (6,8 miliardi) e pubblica amministrazione (7,8 miliardi). A Torino gli sportelli sono 712 (dato di fine 2021), in calo del 7,3% rispetto all'anno precedente, con un monte depositi di 75,4 miliardi di euro, in diminuzione di circa 700 milioni rispetto al 2021, e un totale di prestiti per 64,6 miliardi di euro, in calo di 5,5 miliardi rispetto al 2021 (-7,5%).
 
A fine 2021, in Piemonte risultano 44.865 dipendenti bancari: ad Alessandria 1.144 (-8,6% sul 2020), ad Asti 1.135 (-9,2%), a Biella 1.921 (-0,2%), a Cuneo 2.675 (-4,1%), a Novara 1.016 (-3,1%), nel Verbano-Cusio-Ossola 394 (-5,5%), a Vercelli 471 (-4,3%). Fa eccezione il Torinese: dalle statistiche della Banca d'Italia emerge un incremento dei dipendenti bancari a Torino di 5.617 unità, ma questo aumento, con ogni probabilità - spiega Fabi - è solo virtuale. La variazione positiva (da 30.492 dipendenti del 2020 a 36.109 del 2021) è riconducibile agli effetti della fusione tra due primarie banche del Paese e a una classificazione del personale di direzione in ragione delle sedi legali del gruppo bancario.

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