CUNEO - L'uomo che arrestò due volte 'Johnny lo Zingaro'

Il Questore di Cuneo, Giuseppe Pagano, contribuì all'arresto di Giuseppe Mastini già nel 1987. Nel 2017, a trent'anni di distanza, la storia si è ripetuta

Mastini, in un fotogramma tratto dal Tg1

Samuele Mattio 11/04/2018 15:09

La cattura di Giuseppe Mastini, noto ai più come 'Johnny lo zingaro', arrestato il 25 luglio 2017 in provincia di Siena è stata indubbiamente una delle operazioni più importanti eseguita dalla Polizia di Stato di Cuneo lo scorso anno (in collaborazione con i colleghi di Lucca e Siena).  Il pluriomicida ed ergastolano, approfittando del regime di semilibertà di cui godeva si era dato alla macchia il 30 giugno 2017, non presentandosi alla Scuola di polizia penitenziaria di Cairo Montenotte, presso la quale svolgeva un periodo di lavoro esterno. 
 
Nella giornata di ieri, martedì 10 aprile, il questore di Cuneo, Giuseppe Pagano, a margine della cerimonia della ricorrenza del 166esimo anniversario dalla fondazione della Polizia di Stato svoltasi in sala San Giovanni, ha rivelato che la cattura del Mastini è stata “Un motivo di grande orgoglio”. Già, perché non è la prima volta che Pagano, nella sua encomiabile carriera, s'imbatte in 'Johnny lo Zingaro'. Quando, nel lontano 1987, l'attuale capo della Questura era un promettente commissario del reparto mobile di Roma “Venne organizzata una grande battuta perché Mastini si rese autore di un efferato omicidio ai danni di un poliziotto del commissariato del Tuscolano – racconta lo stesso Pagano - Venimmo chiamati con urgenza per cinturare l'area nella quale si riteneva che Johnny Lo Zingaro si fosse nascosto. Ricordo che partimmo intorno alle 12 e la cattura avvenne intorno alle 19. Fu un intervento molto impegnativo. Per me fu una doppia soddisfazione perché il giorno dopo venni convocato, insieme agli altri responsabili delle strutture della Polizia, dall'allora capo della Polizia Parisi che volle ringraziarci personalmente per il successo ottenuto”.
 
Insomma, si può dire che il Questore di Cuneo è l'uomo che ha contribuito per ben due volte a riassicurare il pericoloso malvivente Giuseppe Mastini alla giustizia.

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