Riceviamo e pubblichiamo.
La vergognosa campagna del Governo Meloni contro il Superbonus avrà effetti economici, sociali e ambientali disastrosi sull’Italia e sul Piemonte. Bloccare l’acquisto dei crediti d’imposta per i bonus edilizi da parte degli enti locali, comprese le Regioni, vuol dire mandare lavoratori, famiglie e imprese in rovina. Il Centrodestra ha scelto da che parte stare, contrapponendosi perfino alle Regioni guidate da Giunte dello stesso colore politico. È quanto accaduto in Piemonte, dove il presidente Cirio aveva annunciato l’intervento della Regione per acquisire 50 milioni di crediti (una misura limitata ma comunque utile). Dal canto nostro continueremo a batterci tra i banchi del Consiglio regionale per tentare di salvare il Superbonus dalle scelte scellerate di chi governa questo Paese.
I numeri sono dalla nostra parte. Al 31 ottobre 2022 la misura ha generato in Italia 902mila posti di lavoro, di cui 583 mila nella filiera delle costruzioni e 319mila in altri settori. Con la cancellazione del Superbonus ci troveremo con un esercito di disoccupati ed un problema sociale enorme a carico, chissà se Meloni ha fatto i conti su quanto lo Stato dovrà sborsare in Naspi.
Come se non bastasse, gli investimenti attivati in questi due anni dal Superbonus hanno prodotto un risparmio energetico stimabile in quasi 11.700 GWh/anno. Questo risparmio strutturale, insieme ai 143 GWh/anno di nuova potenza rinnovabile installata, contribuisce ad un minor consumo di gas necessario per la produzione elettrica e per il riscaldamento domestico. Un risparmio di oltre 1,1 miliardi di metri cubi di gas metano. Chi si schiera contro il Superbonus si schiera contro l'Italia.
Sarah Disabato, Capogruppo regionale M5S Piemonte
Sean Sacco, Consigliere regionale M5S Piemonte
Ivano Martinetti, Consigliere regionale M5S Piemonte