CUNEO - La Commissione per la riconversione dell'area del Santa Croce perde i pezzi: se ne va anche Lauria

Dopo il rifiuto di partecipare ai lavori del gruppo di Sturlese anche l'ex candidato sindaco si è dimesso in dissidio con il centrodestra, che gli aveva fatto mancare i voti per la vicepresidenza

Beppe Lauria

Redazione 23/04/2021 11:26

C’è un’altra defezione dalla Commissione temporanea speciale comunale che analizzerà le ipotesi di riconversione dell’area oggi occupata dall’Ospedale Santa Croce. Dopo il rifiuto preventivo di partecipare ai lavori di Cuneo per i Beni Comuni, il gruppo di Ugo Sturlese, anche il battitore libero della destra Beppe Lauria ha annunciato le sue dimissioni. 
 
L’ex candidato sindaco, che ha già manifestato l’intenzione di ricandidarsi alle prossime amministrative, ha preso la sua decisione in dissidio con il centrodestra, che lo scorso giovedì 15 aprile gli aveva fatto mancare i voti per l’elezione a vicepresidente della commissione. Se l’elezione alla presidenza di Luca Pellegrino era scontata - con 10 voti a favore su 15, astenuta la minoranza - la seconda carica aveva visto la candidatura di Maria Luisa Martello (Cuneo città d’Europa), Silvia Cina (Movimento Cinque Stelle) e dello stesso Lauria. Astenuti per convenzione i candidati e la maggioranza, l’ha spuntata la Martello con i tre voti di Lega e Fratelli d’Italia (Massimo Garnero, Alberto Coggiola e Valter Bongiovanni).
 
Uno sgarbo mal digerito da Lauria: “È stata una decisione sofferta ma inevitabile. Nelle scorse settimane avevo manifestato ai colleghi di centrodestra, transfughi da altri partiti o militanti storici della Lega, l’intenzione di candidarmi a vicepresidente della sopra menzionata commissione - spiega il consigliere di minoranza -  Sarebbe stato sufficiente avvertirmi di altri accordi nel frattempo presi senza metter in difficoltà la mia persona, invece hanno preferito arrivare a una votazione palese nella quale hanno scelto di votare un’esponente del centrosinistra”.
 
Lauria, nella lettera di dimissioni indirizzata al presidente del Consiglio comunale Alessandro Spedale e a quello della Commissione Luca Pellegrino rincara la dose: “Peraltro a ben veder in difficoltà paiono essersi messi loro - continua l’ex An-. Diventa, ad un anno dalle prossime elezioni cittadine, di difficile comprensione, senza entrare nel personale, la scelta di sostenere una probabile candidata nella coalizione avversa anziché l’esperienza riconosciutami a maggioranza dalla Conferenza dei Capigruppo cui ieri sera ho consegnato verbalmente la mia determinazione”.

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