MONDOVÌ - La Fondazione CRC: ''Campora non aveva i requisiti per la nomina nel Consiglio Generale''

La replica di Palazzo Vitale alle polemiche legate alla mancata designazione del consulente finanziario

Redazione 29/10/2020 11:21

Siamo venuti a conoscenza dai giornali, in questi giorni, della lettera con cui Gabriele Campora, designato dal Comune di Mondovì nel mese di giugno come rappresentante per l’area monregalese nel Consiglio Generale della Fondazione CRC, sostiene di non essere stato nominato nonostante fosse in possesso dei requisiti richiesti. Con tutto il rispetto per le persone coinvolte in questa vicenda, vogliamo segnalare che questa affermazione non corrisponde al vero”. 
 
Inizia così la nota diffusa stamattina, giovedì 29 ottobre, dalla Fondazione CRC, relativa al discusso tema del rappresentante per l’area monregalese nel Consiglio Generale. La mancata designazione di Campora, consulente finanziario e già leader politico della lista “Mondovì in movimento”, per ben due volte proposto dal Comune di Mondovì per la nomina in Fondazione ha fatto discutere. Lo scorso 21 ottobre l’ultima ‘scaramuccia’ tra l’ente di via Roma e l’amministrazione monregalese dopo la nomina obtorto collo di Daniela Bosia, Professore ordinario di Tecnologia dell’Architettura. Nell’occasione il sindaco di Mondovì Paolo Adriano non aveva rinunciato a una frecciata: “Continuiamo a credere che Campora avesse i requisiti”. Poi nei giorni scorsi era stato l’ex capo di gabinetto del Comune all’ombra della Torre dell’Orologio a intervenire sui giornali locali del Monregalese, attaccando duramente la gestione dei vertici di palazzo Vitale e ribadendo di possedere i requisiti necessari. 
 
Una versione che non trova concorde l’ente presieduto da Giandomenico Genta. Si legge nell’ultima nota della CRC: “La Fondazione ha verificato a fondo il possesso da parte di Campora dei requisiti necessari per la nomina − indicati dallo Statuto e dai Regolamenti interni − in sedute della Commissione di valutazione per le nomine e del Consiglio Generale, avvalendosi anche del parere di uno studio legale. In tutte queste occasioni è stata rilevata all’unanimità la mancanza dei suddetti requisiti. A fronte di questa evidenza, come previsto dallo Statuto, è stato poi attivato un bando pubblico finalizzato alla selezione di un Consigliere Generale per l’area monregalese. Questa procedura, che rappresenta il metodo più trasparente a disposizione di tutti i cittadini, ha permesso di individuare un profilo di grande prestigio e con una profonda conoscenza del territorio. Siamo lieti che, a conclusione della vicenda, il valore della persona nominata sia riconosciuto da tutti”.

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