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Pura follia la lettera inviata dal Comitato centro storico al Comune di Cuneo”. Inizia così la dichiarazione di
Filippo Blengino, Segretario dei Radicali di Cuneo, in riferimento alla
presa di posizione di alcuni abitanti del centro storico cuneese contro gli schiamazzi e i rumori legati alla “movida”.
Prosegue Blengino: “A parte il fatto che mi risulta impossibile che il Comitato di quartiere scriva una lettera a nome di tutti gli abitanti della zona, come viene scritto, ma sorvolando sulle piccolezze, chiedo pubblicamente alle forze dell’ordine di astenersi dal fare un nuovo giro di vite sulla movida. Siamo una città totalmente morta, che ha bisogno come l’ossigeno di movimento per poter garantire ai tanti esercizi commerciali in estrema difficoltà economica, a causa del lockdown dei mesi scorsi, di sopravvivere. Leggere che improvvisi scoppi di risate disturbano il sonno è davvero ridicolo: meno male che, nonostante il periodo, c’è gente che ride per le strade e che popola le nostre vie, normalmente deserte. Un conto è disturbare la pubblica quiete, un altro è semplicemente vivere la città, passeggiando, divertendosi, organizzando eventi pubblici nel rispetto delle disposizioni sanitarie. Nulla vieta a coloro che desiderano un silenzio tombale al di fuori della porta di casa di trasferirsi in qualche monastero. Dubito che a Torino, Milano o, fermandoci in provincia di Cuneo, ad Alba, un Comitato di quartiere chieda pubblicamente ai commercianti e gestori di ristoranti di darsi una mazzata sui piedi perché qualche inquilino del palazzo di fianco non ha altro da fare che tentare di trasformare le vie cittadine in luoghi di religioso e assoluto silenzio”.