CUNEO - "La messa non può essere considerata alla stregua di un qualsiasi incontro di persone''

Anche dal gruppo interregionale Piemonte e valle d'Aosta dell'UCID arriva il pieno sostegno alla Cei sulla ripresa delle funzioni religiose

28/04/2020 13:34

 
Anche dal gruppo interregionale Piemonte e valle d'Aosta dell'UCID arriva il pieno sostegno alla Cei sulla riapertura delle chiese. Riceviamo e pubblichiamo la nota diffusa nel pomeriggio.
 
Vivere liberamente la propria fede è un diritto fondamentale, per chi crede. Partecipare a una celebrazione liturgica, inoltre, non può essere considerata alla stessa stregua di un qualsiasi incontro di persone con diversi obiettivi e interessi.
 Per questo, in perfetta sintonia con il pensiero della Presidenza nazionale, anche la Presidenza del gruppo interregionale Piemonte e Valle d’Aosta dell’UCID, Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti, e di tutte le sezioni ad esso collegate, condivide la presa di posizione della Conferenza episcopale italiana in merito al decreto sulla fase 2, illustrato domenica sera dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Come imprenditori e dirigenti, già impegnati nella ripresa delle attività lavorative con tutte le precauzioni previste, e come credenti in Cristo, ci sentiamo privati di una possibilità che la nostra coscienza pone in primo piano. Abbiamo vissuto con sofferenza e sacrificio, ma obbedienti alle regole imposte dalle autorità per contenere la diffusione del coronavirus, questi giorni senza messe; abbiamo accolto con partecipazione e gioia le tante iniziative diffuse via streaming, o attraverso la televisione, per farci essere presenti nelle liturgie che accompagnano il tempo di Pasqua, a partire dalla celebrazione mattutina di Papa Francesco nella residenza di Santa Marta.
 
Oggi di fronte alla decisione illustrata dal Presidente del Consiglio, ed uniti al pensiero della Presidenza nazionale UCID, chiediamo di prendere in considerazione le esigenze dei credenti che desiderano partecipare alla messa, come popolo di Dio in cammino nella storia, per ricordare le parole del Concilio. Il rispetto delle norme di sicurezza, delle distanze previste e quant’altro per impedire il diffondersi del visus non saranno disattese. Ma partecipare attivamente, personalmente è un desiderio che non può essere ignorato, nel rispetto di quella libertà di culto cardine del nostro vivere civile e punto fermo nei diritti della persona, sancito
nella nostra Carta Costituzionale.
 
Gruppo interregionale Piemonte e valle d'Aosta UCID

c.s.

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