CUNEO - La notte sta per finire, ma il giorno non è ancora arrivato

L'anno che ci siamo lasciati alle spalle è stato il più funesto dal dopoguerra a oggi. Difficile pensare che tutto tornerà come prima all'improvviso, ma...

Redazione 01/01/2021 15:06

 
L’anno che ci siamo lasciati alle spalle è stato, a detta della maggioranza degli osservatori, il più funesto dal dopoguerra a oggi. Difficile dar loro torto: il Coronavirus, oltre a strappare alla vita centinaia di migliaia di uomini e donne, ha stravolto l’esistenza di chi non è stato toccato dalla malattia. Se è vero che già in passato l’umanità aveva dovuto fare i conti con pandemie di ogni genere e ben più letali, è altrettanto evidente che è stata la prima volta in cui il mondo intero ha dovuto confrontarsi con un virus ‘globale’. L’elevata velocità di trasmissione ha fatto sì che tutti i paesi del mondo fossero coinvolti in breve tempo. Eventi che fino al giorno prima sembravano irrinunciabili sono slittati come un appuntamento qualsiasi, dalle Olimpiadi all’Europeo di calcio. 
 
Il Covid-19 ha influito anche sull’informazione, nazionale e locale, monopolizzando con bollettini e faq sui sistematici dpcm i giornali, tra cui la nostra edizione online.
 
I fatti della politica internazionale, come le schermaglie tra Usa e Iran con l’omicidio del colonnello Soleimani, l’incredibile esplosione di Beirut o le elezioni americane, con la vittoria del democratico Joe Biden, non hanno forse avuto la stessa rilevanza che avrebbero ottenuto in altri tempi (ad eccezione di quest’ultimo, con le accuse di presunti brogli da parte del presidente uscente Donald Trump). A livello nazionale tutto, o quasi, è stato assorbito dalla pandemia: tra i fatti che hanno più colpito l’opinione pubblica l’omicidio di Willy Monteiro, il ragazzino barbaramente ucciso in una rissa, e la morte del più grande calciatore di tutti i tempi, Diego Armando Maradona. 
 
A livello locale l’episodio più significativo del 2020 è stato senza dubbio il crollo dei due ponti del Tenda. La cronaca della Granda ha anche registrato fatti di sangue, come il femminicidio avvenuto nel mese di maggio nel parcheggio dell’Auchan, o tragedie immani, come l’incidente di Castelmagno in cui cinque ragazzi in tenera età hanno incontrato la morte.
 
È stato davvero un anno disastroso, ma ora abbiamo appena salutato il 2021. L’auspicio è che possa essere migliore del 2020. Al di là di sconsiderati ottimismi possiamo ragionevolmente dire che il peggio è passato, ma è difficile pensare che tutto tornerà come prima all'improvviso. Per dirla con le parole di un sottovalutato brano di Francesco Guccini, “La notte, udite, sta per finire, ma il giorno ancora non è arrivato”.

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