“Dopo un anno siamo nella stessa situazione. La cosa che mi stupisce maggiormente è che ad oggi non c’è nessuno studio oggettivo che evidenzi focolai nelle scuole. Su tutte le mie classi non c’è una persona che ha il Covid, ma la scuola è stata chiusa e in piazza Galimberti c'è il mercato. Qual è il nesso? Perché sono possibili assembramenti in piazza e a scuola no?”.

 

La professoressa Sara Masoero, simbolo cuneese della lotta alla didattica a distanza, torna a fare lezione in piazza per protestare contro le misure decise dal governo per contrastare la pandemia. Non più davanti all’ingresso del Liceo Classico, come aveva fatto dal 17 novembre scorso fino alla ripresa delle lezioni in presenza, ma al parco della Resistenza, davanti al monumento di Umberto Mastroianni.

 

La professoressa di Storia dell’Arte al liceo “Peano-Pellico”, sostenuta da alcuni studenti e colleghi, non intende arretrare: “La scuola è un diritto e come tale ci spetta”. “Il ministro Bianchi ha parlato di normalizzazione di didattica a distanza, sostenendo che sarà mantenuta anche quando finirà la pandemia - ha concluso lanciando qualcosa più di un sospetto -: sono concetti molto pericolosi, che vanno boicottati”.