CUNEO - La protesta degli insegnanti: ‘Caos e disparità nelle immissioni in ruolo delle scuole cuneesi’

Un gruppo di docenti delle primarie denuncia: ‘Iniqua la decisione di non assegnare le cattedre mancanti con una seconda tornata e in base alla graduatoria’

Redazione 09/09/2020 17:59

 
Riceviamo e pubblichiamo l’intervento firmato da un gruppo di docenti cuneesi di scuola primaria:
 
Siamo delle insegnanti della scuola primaria e vogliamo denunciare ciò che sta accadendo nelle immissioni in ruolo per l'anno scolastico 2020/2021 sul nostro territorio perché riteniamo si sia superata oramai la misura e nessuno ne tiene conto.
 
Si è determinata una situazione paradossale e iniqua sulle assegnazioni nelle fasi d'immissione in ruolo di chi ha superato il concorso straordinario nel 2018. L’Ufficio Scolastico della Regione Piemonte, una volta assegnate le “cattedre” sulla base di quanto previsto nell’assegnazione per l’anno scolastico 2020/2021, ha deciso di non assegnare ulteriori sedi in una seconda tornata facendo scorrere la graduatoria docenti, sostenendo di essere fuori tempo massimo per il completamento dell’iter. Elemento in controtendenza rispetto a tutto il resto dell’Italia visto che la pratica ci risulta essere stata adottata soltanto in Piemonte e Sicilia. Senza poi dimenticare che indipendentemente da ciò i ritardi per l'avvio del nuovo anno scolastico sono comunque consistenti.
 
Il risultato di questa pratica è che i posti che rimarranno vacanti verranno coperti da supplenti ed inoltre le colleghe che per sorte o per fortuna si sono ritrovate in posizioni di graduatoria coincidenti con quella che sarebbe dovuta essere la seconda tornata, avranno la possibilità di poter scegliere con maggiore libertà e probabilmente accedere a posizioni più vicine a casa, a dispetto delle prime che invece, seppur con un punteggio migliore, hanno dovuto abbandonare la continuità didattica e nel miraggio di una assegnazione definitiva allontanarsi anche in termini chilometrici da casa.
 
A questo dobbiamo aggiungere che oltre al danno ci ritroviamo anche a chinare il capo davanti ad una beffa: alle maestre dello scorso anno era stata garantita la continuità didattica attraverso una richiesta di assegnazione provvisoria sui posti occupati, cosa che non è stata possibile (inspiegabilmente) per la prima tornata di assunzioni, e di cui ignoriamo i risvolti per gli anni a venire. Chiediamo equità di trattamento e di diritti e che le cattedre di ruolo della seconda tornata vengano assegnate prima dell'avvio delle procedure di supplenza.
 
Un gruppo di docenti della scuola primaria

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