CUNEO - La Regione lancia 'Erica', un’app pensata per le donne vittime di violenza

L'applicazione è stata realizzata per raccogliere e rendere facilmente fruibili tutte le informazioni sui centri antiviolenza del Piemonte

01/04/2019 12:09

Si chiama Erica ed è un’app pensata per raccogliere e rendere facilmente fruibili tutte le informazioni sui centri antiviolenza del Piemonte (numeri, indirizzi), per consentire alle donne che la scaricano di mandare una richiesta d’aiuto in caso di pericolo a tre numeri pre-registrati sulla app. E di inviare la propria geolocalizzazione in caso non si raggiunga in un orario prestabilito la propria destinazione. L’applicazione realizzata dalla Regione è stata presentata oggi alle 11, nella Sala Stampa del palazzo della Regione, in piazza Castello.
 
L’idea è nata un anno fa, quando è stato aperto un bando per la ricerca di sviluppatori in grado di creare questo strumento alla portata di ogni donna piemontese che oggi può scaricarlo gratuitamente sia su Android che su Apple store. Erica ha una grafica semplice, colorata. Ed è il risultato del lavoro dell’azienda Quattrolinee snc di Fabio Guida e di Giuseppe Tuttobene, nonché dell’operato di controllo e coordinamento dell’ufficio di comunicazione della Regione, che ha anche messo a punto il bando.
 
“Erica è un tassello in più nella lotta alla violenza di genere – afferma l’assessora regionale ai Diritti, Monica Cerutti – Sappiamo che non risolverà il problema, ma contribuirà a informare le piemontesi su quali i centri a cui rivolgersi in caso di bisogno. Inoltre permetterà loro di contattare in caso di pericolo amici e parenti per chiedere aiuto e di essere localizzare per la città”. 
 
Erica si inserisce in un più ampio piano di supporto alle donne che sono maltrattate o che sono in pericolo. Si aggiunge alla rete dei centri antiviolenza e delle case rifugio che hanno dato assistenza a oltre 3mila donne nel 2018, al fondo regionale a sostegno delle spese legali per vittime di maltrattamenti, alla sperimentazione per recuperare gli uomini violenti, agli accordi con parrucchieri ed estetisti che si sono impegnati a sensibilizzare la clientela sulle opportunità offerte per liberarsi di compagni pericolosi.

c.s.

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