CUNEO - La Regione stanzia 40 milioni per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità

L'assessore regionale al Lavoro Elena Chiorino: "Intervento assolutamente necessario, il lavoro è il primo strumento di inclusione"

13/05/2021 09:18

La Regione Piemonte ha deciso di stanziare 40 milioni di euro per favorire l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. Come puntualizza l’assessore al Lavoro Elena Chiorino,  “è un intervento assolutamente necessario, in quanto il primo strumento di inclusione per una persona con disabilità è proprio il lavoro. In un contesto segnato da emergenze sociali costanti e dal perdurare delle difficoltà di un inserimento lavorativo stabile per le fasce di popolazione più svantaggiate era urgente attivare provvedimenti per creare nuove opportunità di occupazione per le fasce più deboli”.
 
Verrà predisposto un piano, finanziato con risorse del bilancio regionale e del prossimo Fondo sociale europeo 2021-27 unitamente ad altri strumenti regionali e nazionali, che si avvarrà dell’apporto dell’Agenzia Piemonte Lavoro mediante i Centri per l’Impiego. L’obiettivo sarà garantire l’accesso, la permanenza e la qualificazione dell’occupazione delle persone con disabilità con interventi mirati all’inserimento o re-inserimento al lavoro, al mantenimento lavorativo, all’inclusione sociale; non mancheranno percorsi orientativi e formativi di raccordo scuola/lavoro e di incentivo oltre che di supporto alle imprese nell’inserimento di persone fragili.
 
Fondamentale la sinergia con il mondo della scuola e dell’Università. “Verranno promossi - anticipa Chiorino - interventi per accompagnare i giovani nella fase di passaggio dalla scuola al lavoro. Già dalle classi 3°, 4° e 5° anno delle superiori saranno organizzati dei percorsi mirati e personalizzati, sia all’interno degli strumenti di programmazione già esistenti, sia eventualmente attraverso la creazione di nuove misure”.
 
Particolare attenzione, anche alla luce degli indirizzi nazionali e di uno sviluppo integrato delle competenze, sarà dedicata al rafforzamento delle competenze digitali, più che mai necessarie sia per l’inserimento lavorativo sia per un’adeguata possibilità di fruizione dei diritti sociali che sempre più richiedono conoscenze informatiche, oltre per il miglioramento della propria vita privata. Previsto il ricorso ai Buoni Servizi Lavoro, già utilizzati nel corso della precedente programmazione, di tirocini e misure di sostegno per le imprese con interventi formativi ad hoc. Tutti i progetti dovranno concludersi con un esito occupazionale, siano un percorso di alternanza scuola-lavoro, di impresa formativa o di impresa simulata, oppure un inserimento lavorativo vero e proprio tramite un contratto stabile o un tirocinio.
 
Attualmente sono 52.241 gli iscritti alle “liste speciali”, con una netta prevalenza di invalidi civili (96%): tra le patologie prevalgono i disabili fisici, cui seguono le disabilità di tipo psichico e sensoriale. Sul fronte della offerta di lavoro, le aziende che hanno presentato il prospetto, al 31 gennaio 2021, sono state 9.767.
 

c.s.

Notizie interessanti:

Vedi altro