CUNEO - 'La ripartenza dei cantieri dell’Asti-Cuneo è ancora ben lontana'

L'allarme lanciato dal senatore di Forza Italia Lucio Malan alla vigilia della Giunta straordinaria sul tema convocata dal presidente Cirio

Redazione 18/06/2020 15:55

La ripartenza dei cantieri dell’Asti-Cuneo è ancora ben lontana. Contrariamente a quanto ancora una volta si tenta di far credere, la delibera del CIPE – in ogni caso – non apre i cantieri. Sono necessari vari altri passaggi”. Inizia così la nota pubblicata dal senatore di Forza Italia Lucio Malan. Dopo l’esposto presentato alla Corte dei Conti, il forzista torna quindi ad intervenire sul completamento dell’A33, alla vigilia della Giunta straordinaria sul tema convocata dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, in programma domani, venerdì 19 giugno, a Grinzane Cavour.
 
Del resto, - prosegue Malan - noi piemontesi ricordiamo bene che il presidente del consiglio Giuseppe Conte, il 18 marzo 2019, a Cherasco, città abituata a entrare nella storia, dichiarò solennemente che entro l’estate i cantieri sarebbero ripartiti. Il 1° agosto il ministro Danilo Toninelli tentava di battere sul tempo il premier affermando che si sarebbe ripreso addirittura entro un mese. ‘L’avevamo promesso, l’abbiamo fatto’, disse. Il 22 ottobre, il mese era finito e l’estate pure e a Torino, davanti al presidente Alberto Cirio e al sindaco di Alba Carlo Bo che gli chiedevano giustamente conto della promessa, Conte dava la colpa all’Unione Europea. E nulla si è mosso”.
 
Tornando a oggi, secondo Malan la delibera CIPE deve ancora essere trasmessa al Ministero delle Infrastrutture, all’Autorità dei Traporti, al NARS e poi all’esame preventivo della Corte dei Conti, non a causa del suo esposto ma per normale prassi. “Non si tratta solo di mettere un banale timbro, - spiega il senatore - perché la delibera non ha tenuto conto di molte delle obiezioni sollevate da ciascuno di questi organi. E nel frattempo, mi risulta che non ci sia neppure il via libera del ministero delle Politiche Europe, perché non basta non mandare le carte alla Commissione Europea come ha deciso il MIT, bisognerebbe anche rispettarne le norme. A questo punto, è chiaro che il mio esposto non ha nulla a che fare con la mancata ripresa dei lavori. Anzi, può far guadagnare tempo alla Corte dei Conti che potrà mettersi avanti nel leggere le carte”.
 
Secondo Malan esisterebbe una soluzione più rapida: “Fare le gare, come si decise di non fare già nel 1990, con la conseguenza di perdere i primi diciotto anni. Quei nove chilometri ora li realizzi l’Anas mettendo i lavori a gara con un appalto semplicissimo, su cui non c’è bisogno di tutte queste trafile. L’Anas ha completato la Salerno-Reggio Calabria; in confronto questo è una cosetta”.

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