CUNEO - “L’abbattimento di villa Sarah è un crimine paesaggistico della giunta”

Il gruppo di Cuneo per i Beni Comuni esprime rammarico anche a nome dei tremila cittadini che ne avevano sostenuto la tutela: “Punite col voto chi ha fatto questo”

Redazione 20/07/2021 18:54

 
Per villa Sarah non c’è più nulla da fare. Ci sono voluti più di quindici anni per deciderne il destino, ma appena otto ore di lavoro sono bastate per abbattere la storica dimora in viale Angeli.
 
Il bulldozer ha completato l’opera nella giornata di ieri, lunedì 19 luglio. Sotto quelle macerie, oltre all’edificio risalente alla fine dell’Ottocento, giace anche la battaglia civile condotta per tre lustri dalle associazioni ambientaliste e di tutela del patrimonio storico. Una lotta che ha conosciuto ricorsi, sopralluoghi della Soprintendenza, sequestri e dissequestri: “Si tratta di un crimine paesaggistico fortemente voluto dall'attuale maggioranza del Comune di Cuneo” accusano gli esponenti di Cuneo per i Beni Comuni all’indomani dell’avvenuto abbattimento.
 
Il gruppo di sinistra civica esprime il proprio “compianto per la perdita di una componente fondamentale del contesto ambientale irripetibile nel quale l'edificio ottocentesco era collocato”. Ma la battaglia, avvertono gli attivisti, non è ancora finita: “Noi, in rappresentanza anche dei tremila cittadini che avevano firmato la petizione per la tutela di questo ‘Luogo del cuore’, al di là del danno irreparabile arrecato a un edificio simbolo della bellezza del viale degli Angeli e ad un sito aperto a visioni mirabili di alberate, prati, montagne che costituiscono la vera ricchezza della città, continueremo a lottare perché col nuovo PEC (Progetto Esecutivo), che si è reso necessario in seguito al cambiamento di alcuni elementi progettuali, siano rispettate le caratteristiche di questa ‘Grande Bellezza’ anche se orbata di un piccolo tesoro, lasciatoci dai nostri progenitori in tempi più rispettosi dell'armonia fra cultura e natura”.
 
“Ai cittadini - concludono con un significativo inciso gli animatori della lista - chiediamo di non considerare concluso il loro impegno per ottenere almeno una soluzione progettuale consona alla memoria del luogo e di punire col proprio voto il prossimo anno chi si è reso responsabile di questo scempio”.

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