CUNEO - L’appello di un cittadino alla giunta cuneese: “In città c’è senso di abbandono”

Meno grandi opere, più cura per la pulizia e la segnaletica stradale: “Il cantiere di piazza Europa sarà devastante. L’opinione pubblica ricorda piazza Boves”

Redazione 13/11/2022 14:30

Riceviamo e pubblichiamo:
 
I primi passi della Giunta da alcuni mesi alla guida del Comune di Cuneo sembrano privilegiare grandi opere, come il progetto della realizzazione di un parcheggio sotterraneo di piazza Europa.
 
Pur non entrando nel merito delle molte ed obiettive ragioni che ne sconsigliano la realizzazione, certamente i cittadini cuneesi non amano assistere alla alterazione di un punto di riferimento della città che nel tempo è divenuto piacevole e funzionale. In secondo luogo è prevedibile come la proverbiale lentezza della pubblica amministrazione nel portare a termine le opere nei tempi previsti e nel rispetto dei costi preventivati possa preludere ad un cantiere che per anni sarà devastante per piazza Europa.
 
La memoria di opere simili, uno per tutti il parcheggio sotterraneo di piazza Boves, è sufficiente ad orientare negativamente la pubblica opinione, tenuto conto che nel frattempo nulla è cambiato nella reattività delle pubbliche amministrazioni.
 
In linea generale uno sguardo anche superficiale della città denota un senso di abbandono a cui i cuneesi faticano ad abituarsi, mancanza di cura e pulizia, segnaletica stradale approssimativa. Un senso di abbandono che dovrebbe suggerire alla Sindaca ed alla Giunta di prendersi cura anche delle questioni minori, non per questo meno importanti, ma in grado di trasmettere al primo sguardo l’immagine di chi governa la città e di quanto questi sia capace di essere grande anche nelle piccole cose.
 
Un ulteriore elemento che suscita perplessità è l’atteggiamento col quale la Sindaca ha recentemente respinto aprioristicamente ogni proposta delle minoranze, nel nome dello specifico mandato ricevuto dall’elettorato sul programma. Normalmente quando il Sindaco di una città viene eletto cessa di essere candidato di una parte ed inizia ad essere il rappresentante di tutti i cittadini, i quali continuano ad esserlo anche dopo le elezioni esprimendo opinioni, punti di vista, suggerimenti che dovrebbero essere perlomeno ascoltati e valutati.
 
In una collettività matura, in particolare nella nostra città dove la generazione che ci ha preceduto ne ha fatto un luogo di conquista di libertà e democrazia, la cultura dell’ascolto e della condivisone delle proposte migliorative, anche se provenienti dalle minoranze, dovrebbe essere l’elemento distintivo di una buona amministrazione.
 
Infine passeggiando per Cuneo viene spontaneo chiedersi cosa mai possano pensare le famiglie cuneesi attanagliate dall’incremento dei costi energetici, impegnate per necessità o per etica a risparmiare risorse per aiutare il nostro paese, quando non ancora giunti alla metà di novembre nelle strade si installano con la consueta dovizia le luminarie di Natale.
 
 
Paolo Mattei

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