CUNEO - L’assessore regionale alla Sanità spazza i dubbi: ‘Il nuovo ospedale rimarrà a Cuneo’

Icardi ha escluso un ‘allontanamento’ dal capoluogo. Ora il rinnovo della struttura è una priorità anche per la Regione. Confreria è l’ipotesi più probabile

Samuele Mattio 11/12/2019 19:45

 
 
“Il nuovo ospedale rimarrà a Cuneo”. Così l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, ha sgomberato il campo da ogni dubbio riguardante l’ubicazione del nuovo nosocomio, individuando nel rinnovamento del ‘Santa Croce e Carle’ “una priorità” del suo mandato. “Dalla Regione la porta per una struttura nuova è aperta - ha proseguito Icardi -. Mi auguro di poter venire qui prima della fine del mio mandato e posare la prima pietra del nuovo ospedale”. 
 
Una presa di posizione ben precisa quella del ‘capataz’ della Sanità piemontese che stasera, mercoledì 11 dicembre, per la prima volta in via Coppino in visita ufficiale - l’occasione è stata la presentazione del nuovo acceleratore lineare e del laboratorio unico automatizzato, acquistati grazie all’intervento della Fondazione CRC - non ha perso l’occasione per tracciare il solco per la futura ubicazione degli ospedali della Granda. 
 
Per quanto riguarda il Saviglianese l’assessore ha ribadito la volontà di seguire il piano Magni - dal nome dell’ex direttore generale dell’Asl CN1, Francesco, presente in sala -, progetto che prevede la riqualificazione dei tre ospedali di Saluzzo, Fossano e Savigliano, con quest’ultimo nel ruolo di struttura principale, grazie al potenziamento del Pronto Soccorso. Verduno a parte, che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) aprire a breve, il ruolo di ospedale ‘Hub’ della provincia continuerà a recitarlo il ‘Santa Croce’. Il finanziamento? “Nel ‘Patto della salute saranno stanziate nuove e importanti risorse, una fettina anche al Piemonte, ma non basta - ha spiegato l’assessore, preventivando una spesa di circa 300 milioni -. La soluzione potrebbe essere la costruzione con i fondi INAIL (come avvenuto in altre zone d’Italia n.d.r.), oppure un project financing, più caro, ma più rapido. Ne ho già parlato con il responsabile della programmazione del ministero”. Intanto la neonata Fondazione per l’ospedale Santa Croce e Carle è già al lavoro per attivare nuovi canali di fund raising, sull’esempio di quanto realizzato tra Langhe e Roero per finanziare Verduno.
 
In conclusione del suo intervento l’assessore ha dichiarato di essere in attesa che gli venga indicato il luogo su cui costruire la nuova struttura. A tal riguardo, se già nella Commissione consiliare del Comune di Cuneo di lunedì scorso il presidente del Cda della Fondazione per il Nuovo Ospedale, Fulvio Moirano, si aveva ‘accarezzato’ l’ipotesi ‘Carle’, stasera il manager si è sbilanciato ulteriormente, escludendo (con una battuta) l’ampliamento del Santa Croce: “Pensare che c’è chi vorrebbe ampliare ancora questa struttura, vecchia di sessant’anni - ha affermato -. Negli Stati Uniti dopo trent’anni tirano giù tutto e costruiscono da un’altra parte”. Confreria sarà dunque, con ogni probabilità, il luogo in cui si concentreranno gli sforzi per la costruzione della nuova struttura.

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