Riceviamo e pubblichiamo: Il movimento Indipendenza esprime la propria solidarietà ai militanti di Avanguardia Torino, colpiti da un nuovo e preoccupante atto repressivo con il sequestro e la chiusura del circolo “Edoras”, disposti il 7 luglio 2025 dal GIP di Torino su richiesta dei Carabinieri del ROS. Le accuse - “propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale” e “apologia di fascismo” - vengono rivolte a un gruppo di giovani colpevoli, a quanto risulta, di aver commemorato figure scomode alla memoria ufficiale, organizzato eventi culturali e comunitari, e criticato apertamente fenomeni come la sostituzione etnica e il pensiero unico progressista. È curioso - e grave - che in una città come Torino, storicamente tollerante verso i centri sociali e il mondo antagonista, spesso protagonisti di episodi violenti e reali turbative dell’ordine pubblico, si colpisca con tanta decisione un gruppo giovanile che, pur con l’enfasi e la retorica tipica della loro età, agisce alla luce del sole e rivendica il proprio diritto ad esistere e a pensare controcorrente. Non spetta a noi valutare la maturità o l’efficacia di ogni loro espressione comunicativa. È normale che la passione politica giovanile ecceda talvolta in simboli e parole. Ma l’uso selettivo della legge Mancino come clava politica per colpire il dissenso “non progressista” resta un fatto inaccettabile, tanto più in un Paese che si definisce democratico. Il paradosso si acuisce osservando che tutto ciò avviene sotto un governo di centrodestra, mentre la sinistra continua a declamare contro i decreti sicurezza, tacendo però quando le libertà fondamentali vengono compresse a senso unico. “Lo sgombero della sede di Avanguardia Torino rappresenta un attacco diretto alla libertà di pensiero e di associazione. Non ci sono accuse di atti violenti, ma solo il ‘reato’ di non allinearsi. - osserva Beppe Lauria, membro dell’Esecutivo nazionale di Indipendenza e coordinatore di Indipendenza Piemonte - Anche se talvolta l’impeto di questi giovani può sfociare in espressioni poco accorte o simbolismi discutibili, resta il fatto che ciò che viene punito è il coraggio di dire ciò che altri non osano nemmeno pensare. In una Torino dove centri sociali e movimenti estremisti agiscono indisturbati, si colpisce chi fa comunità, cultura e dissidenza. La legge Mancino viene ormai applicata con finalità esclusivamente politiche. A nome di Indipendenza Piemonte, confermiamo il nostro sostegno ai militanti di Avanguardia: la loro battaglia per la libertà d’espressione è anche la nostra. Né magistrati, né giornalisti, né decreti riusciranno a spegnere la voce di chi lotta per un’Italia libera, sovrana e identitaria”. Indipendenza invita tutte le forze patriottiche, identitarie e contrarie al pensiero unico a prendere posizione e a sostenere Avanguardia Torino in questa nuova fase di lotta per la verità e per i diritti fondamentali.