CUNEO - Lauria in maschera antigas contro il green pass: “Ho fatto il tampone per entrare in Consiglio comunale”

Il consigliere polemizza contro l’obbligo imposto all’assemblea: “Sono certo di non essere contagioso, i colleghi vaccinati no”. Pittari replica: “Non è vero”

Andrea Cascioli 25/10/2021 18:42

 
Si presenta con una maschera antigas sopra la mascherina “d’ordinanza” il consigliere comunale cuneese Beppe Lauria, artefice di un’ironica protesta contro il green pass imposto come condizione d’accesso anche ai componenti dell’assemblea di palazzo civico.
 
“Mi sono piegato alla volontà scellerata del governo e ho fatto il tampone, quindi sono qui con la certezza assoluta di non essere positivo” dice Lauria ai colleghi, esprimendosi a fatica nel suo look “alla Darth Vader”: “Voi viceversa - continua - pur essendo vaccinati non avete la certezza di non essere contagiosi. Chiederei quindi al presidente se domani volesse rassicurarmi circa il fatto che i colleghi vaccinati non rappresentino un pericolo per me”.
 
Una provocazione che il promotore delle proteste “free vax” organizzate in questi mesi in varie città della provincia - l’ultima a Cuneo, la settimana scorsa, con centinaia di manifestanti - associa alla richiesta di esprimere solidarietà “a tutti coloro che sono stati oggetto di violenza”. Non solo la Cgil che ha visto vandalizzare la propria sede nazionale a Roma, ma anche “i portuali di Trieste e a tutte le persone che ormai da mesi, in maniera assolutamente civile, protestano contro la violazione di più articoli della nostra costituzione”.
 
Alle osservazioni sulla “sicurezza” del tampone rispetto al vaccino ha risposto per le rime il consigliere dem - nonché medico di famiglia - Antonino Pittari: “La conclusione che ha tratto il consigliere Lauria di essere assolutamente sicuro di non avere contratto il virus è del tutto arbitraria: nessuno può garantire al 100%, se Lauria avesse contratto il virus ieri mattina ed effettuato il test alla sera sarebbe potuto risultare negativo”. Nel merito, osserva ancora l’ex presidente del Consiglio comunale, “studi serissimi dimostrano che l’80% dei vaccinati non contrae l’infezione, anche la variante Delta che sembra essere più aggressiva. Inoltre, nel caso si infettassero avrebbero molte meno probabilità di trasmettere il virus ad altri: solo una minima parte di queste persone può ammalarsi ed infettare gli altri, in quanto i tempi di permanenza del virus si riducono negli immunizzati. Appena il 2 o 3% dei pazienti ha complicazioni gravi se vaccinato”.
 
Taglia la testa al toro un altro medico (in pensione) presente tra i banchi del Consiglio, Ugo Sturlese di Cuneo per i Beni Comuni: “Se in questo Paese stanno avvenendo manifestazioni queste persone possono ringraziare quanti si sono vaccinati, altrimenti saremmo di nuovo in lockdown e sarebbero proibite tutte le dimostrazioni. È grazie a noi che oggi siete liberi di protestare”.

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