CUNEO - Lauria incalza la giunta: “A chi è stata affidata la videosorveglianza in corso Giolitti?”

Il consigliere di opposizione osserva: “La ditta che eseguirà i lavori si è costituita solo un anno fa. Il socio unico fa parte di una cooperativa legata al Comune”

a.c. 15/04/2021 20:14

 
Si torna a parlare in Consiglio comunale della videosorveglianza in corso Giolitti: lo spunto però non viene da fatti di cronaca (recentissimo quello che ha portato all’arresto di un 27enne italiano per spaccio), bensì dall’appalto indetto per la realizzazione dell’impianto di videosorveglianza nell’area.
 
La questione era stata trattata nel febbraio scorso, quando l’assessore all’Innovazione Domenico Giraudo aveva annunciato che dopo l’affidamento in urgenza il cantiere sarebbe partito a inizio di questo mese. Per il completamento dei lavori è previsto un massimo di novanta giorni, ma l’amministrazione ipotizza che tutto possa essere ultimato per metà maggio. La sorveglianza si estenderà sull’intero asse viario su entrambi i lati, dall’intersezione con corso Nizza a piazzale Libertà, compresi i due porticati che si estendono fino a corso Monviso e via Silvio Pellico. Per l’isolato dei licei sono previste installazioni mirate.
 
Ad aggiudicarsi i lavori è stata la società IN.RE.TE srl, presentando una proposta giudicata migliore in base al criterio dell’offerta economicamente vantaggiosa rispetto a quelle di Newtech Informatica srl e Tecno World Group srl. L’affidamento è stato formalizzato il 6 aprile scorso e prevede una spesa complessiva di 125.130 euro. Sulla scelta dell’affidatario, però, c’è chi storce il naso: il consigliere di minoranza Beppe Lauria ha presentato un’interrogazione al sindaco per conoscere le motivazioni tecniche della decisione.
 
Lauria rileva a questo riguardo che “la società IN.RE.TE srl risulta essersi costituita in pieno periodo di pandemia e pertanto non avrà potuto, purtroppo come tante altre, sviluppare e realizzare molte opere similari”. Oltre alla mancanza di esperienza sul campo, l’esponente della destra civica solleva anche una questione di opportunità: risulterebbe infatti che “socio unico della IN.RE.TE s.r.l. sia una persona presente anche nella compagine societaria di una nota cooperativa cuneese partecipata anche da un amministratore di questo Comune”. Entrambi peraltro sono stati “interessati, in un recentissimo passato, a questioni afferenti comportamenti censurati da organi dello Stato”.
 
Il riferimento è a Michele Chialva, amministratore di IN.RE.TE e socio della cooperativa sociale Ping - Pensare in Granda insieme allo stesso Domenico Giraudo. La cooperativa era già stata al centro di polemiche a seguito di un ordine del giorno presentato nel maggio 2019 da Ugo Sturlese: l’animato dibattito prendeva le mosse dal provvedimento con cui il tribunale delle imprese di Torino aveva disposto in via precauzionale la sospensione di tre amministratori della società Ping, tra cui Chialva e Giraudo, in seguito all’esposto presentato da un ex socio della cooperativa.
 
Al di là della legittimità, conclude Lauria, la giunta è chiamata a suo giudizio a chiedersi se “si ritenga opportuno affidare incarichi a soggetti aventi interessi comuni con membri dell’amministrazione”.

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