CUNEO - Le Alpi del Mediterraneo non saranno patrimonio mondiale Unesco (per ora)

Ritirata la candidatura su richiesta del Principato di Monaco. L'eventuale bocciatura a Baku sarebbe stata definitiva, così invece...

Samuele Mattio 27/06/2019 12:40


Le Alpi del Mediterraneo non saranno patrimonio mondiale dell'umanità Unesco. La candidatura sarà ritirata già nella giornata di oggi, giovedì 27 giugno, su richiesta del Principato di Monaco. Ieri, mercoledì 26 giugno, l'ultima riunione in videoconferenza nella quale Francia e Italia erano state più possibiliste in merito al passaggio di domenica prossima a Baku, dove avrebbe dovuto essere presa la decisione finale. Per l'ufficialità manca solo l'atto formale del Ministero. Evidentemente le fonti diplomatiche dei monegaschi avevano sentore di bocciatura: ritirando la candidatura sarà possibile ripresentarla, mentre un eventuale diniego sarebbe stato definitivo.
 
La candidatura dello spazio transfrontaliero aveva già incassato nelle scorse settimane una doccia fredda con il parere negativo dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN), l’Ong incaricata di vagliare in prima istanza le nuove proposte presentate all’organismo Onu. "Terremo conto delle osservazioni fatte per ripresentare la candidatura in futuro, come già successo per Langhe e Monferrato - spiega il presidente del Parco Naturale delle Alpi Marittime, Paolo Salsotto -, di certo non possiamo essere contenti. L'auspicio è che il lavoro fatto non vada perduto. Ringrazio tutti coloro ci hanno sostenuto".
 
Il prestigioso riconoscimento era stato chiesto per un’area che copre 268.500 ettari di superficie distribuita in 79 Comuni di tre Stati: Italia, Francia e Principato di Monaco. Nel nostro Paese i comuni interessati sarebbero stati 28. Il progetto comprendeva i Parchi Alpi Marittime, Mercantour, Marguareis, Alpi Liguri, alcune zone protette della provincia di Imperia e altre tra l’entroterra e la costa da Nizza a Ventimiglia e i giardini botanici Hanbury. Con il 60% di estensione su territori di terra e il 40% su quelli di mare. In provincia di Cuneo facevano parte del dossier significative porzioni delle alti valli comprese tra la Stura e la Tanaro. 


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