CUNEO - Le associazioni animaliste attaccano l'Amministrazione comunale sulla detenzione dei cani a catena

Mercoledì scorso un incontro tra le parti: "Avevamo chiesto una modifica del regolamento, ma non è stata attuata. Siamo delusi"

Redazione 21/01/2022 09:37

Riceviamo e pubblichiamo da alcune associazioni animaliste.
 
Un incontro deludente quello che si è tenuto mercoledì 22 dicembre tra il Sindaco di Cuneo, l’assessore Olivero e le associazioni animaliste LAV, Leidaa, Diamogli una zampa e La casa di Freddy.
 
Nel lontano 2014, le associazioni avevano raccolto 1.500 firme tra i cittadini cuneesi per chiedere all’Amministrazione comunale di vietare la detenzione dei cani a catena. Sul regolamento di Polizia urbana era scritto: “La detenzione dei cani alla catena deve essere evitata: qualora si renda necessaria, occorre che all’animale sia quotidianamente assicurata la possibilità di movimento libero e che la catena sia mobile, con anello agganciato ad una fune di scorrimento di almeno 5 metri di lunghezza” (art. 55 comma 3).
 
La nostra proposta, a cui eravamo pervenuti dopo numerosi colloqui con l’assessore Olivero, il Sindaco e il capo della Polizia urbana, e dopo attente ricerche, prevedeva la sostituzione dell’articolo sopra con la seguente frase: “E’ vietata la detenzione alla catena se non per comprovate e documentate esigenze”. Non un semplice cambio di parole, quindi, ma una modifica sostanziale: con la nuova dicitura, sarebbe necessario un certificato veterinario per tenere il cane a catena, condizione innaturale e fonte di grande stress, come hanno già capito molte Regioni e Comuni italiani che l’hanno vietata.
 
Sindaco e assessore si sono sempre dichiarati, a parole, assolutamente favorevoli alle nostre richieste, dandoci false speranze e dicendoci più volte che questo obiettivo era una loro priorità. Non siamo purtroppo riusciti a capire che cosa, concretamente, abbia fatto l’Amministrazione in questi sei anni per attuare questa modifica: ci è stato riferito, via mail e a voce, di molti impedimenti, tra cui non meglio precisate riunioni che erano state richieste (da chi?) per approfondire la questione, e a cui abbiamo chiesto di poter partecipare in qualità di proponenti, come è prassi in molti Comuni, ma nel Comune di Cuneo pare non sia possibile.
 
Mercoledì 22 abbiamo avuto la risposta definitiva: l’Amministrazione è disponibile a collaborare con noi su questo tema per interventi educativi e culturali (affissioni di poster, volantini informativi alle scuole), ma la modifica del regolamento non è attuabile perché richiede tempi molto lunghi. Non conosciamo di preciso le difficoltà che si possono incontrare nel modificare un regolamento, crediamo però che se davvero si vuole fare una cosa, in sei anni si può trovare la modalità che permetta di farla. Sarebbe ad esempio auspicabile che anche Cuneo si dotasse di un regolamento tutela animali. A questo proposito ce n’è uno già pronto, proposto e sottoscritto dall’ANCI, facilmente consultabile digitando su Google “regolamento tutela animali Anci”. Speriamo che con le future amministrazioni si possa riprendere il dialogo sull’argomento, e che sia un dialogo improntato a una maggiore chiarezza e trasparenza.
 
 
LAV CUNEO
LEIDAA CUNEO
GEA ASSOCIAZIONE
DIAMOGLI UNA ZAMPA
UNA ZAMPA PER LA VITA
LA CASA DI FREDDY

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