ARGENTERA - "Le informazioni sulla transitabilità sul Maddalena testimoni di un'efficienza molto scarsa"

La testimonianza di un lettore, arrivato in auto fino ad Argentera per poi imbattersi nel valico chiuso: "Non era segnalato, né su pannelli e cartelli, né sul sito dell'Anas"

Redazione 28/02/2024 10:43

Riceviamo e pubblichiamo.
 
26 febbraio, ore 10: a Mondovi nevica da poco.
 
Entro nel bar Grigolon per una veloce colazione essendo diretto a Barcellonette chiedo alla proprietaria se la strada del colle sarà aperta. “Penso di si”, mi risponde, “perchè ha appena cominicato a nevicare”. “Comunque” aggiunge, “se vuol essere sicuro chieda all’ANAS". Qui comincia il bello, perchè il numero suggerito da Gooogle (800 841 148) e chiamato tre volte tre la 10 e le 10.30 risulta scollegato o non raggiungibile (!). Guardo allora sul sito dell’ANAS sotto la voce “Piemonte” e non c’è nessun annnucio al riguardo. 
 
Quindi parto. Poco fuori Borgo San Dalmazzo un pannello elettronico segnala “transito vietato ai veicoli >4 T” e infatti vedo una pattuglia di Carabinieri che ferma alcuni camion, la mia macchina no. Del resto tutti i cartelli con indicazione del colle della Maddalena visti lungo il persorso non riportano alcun avviso circa la chiusura della strada. Percorro quindi tutta la valle Stura in un piacevole paesaggio innevato fino a sopra Argentiera dove trovo la strada bloccata da una sbarra chiusa a chiave! Mi aspettano altri 50 km in discesa che avrei volentieri evitato.
 
Poco vicino un cartello indica “strada chiusa quando nevica”. A parte la imprecisione insita in questo concetto (ma quando nevica? Quando ci sono quattro fiocchi in aria o quando nevica a larghe falde?) la comunicazione della chiusura è stata totalmente fallimentare. In qualsiasi altra parte delle Alpi, dalla Slovenia alla Valle d’Aosta, la chiusura di un passo, specie se intermittente come questo, viene segnalata in maniera molto evidente lungo la strada di avvicinamento (da Mondovi ho guidato per oltre 50 km e ho visto almeno quattro cartelli di indicazioni circa il passo della Maddalena, tutti deserti di qualsiasi indicazione) e sui siti tipo ANAS, che ne era totalmente sprovvisto almeno fino alle 11 del mattino (a sera ho visto che è comparso, troppo tardi).
 
Dietro di me due auto francesi i cui occupanti erano ancora più sconcertati di me. “C’est l’Italie” hanno detto, a metà strada tra lo sconforto e l’arrabbiatura. “C’est la Valle Stura” ho puntualizzato io. Cari valligiani, quando vedete che nonostante la bellezza dei luoghi il turismo agonizza, pensate anche a questo episodio. L’attrattività turistica passa anche attraverso l’efficienza che la comunità mostra in vari aspetti, e qui ha fallito miseramente.
 
Prof. Carlo Gambacorti
Milano

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