CUNEO - Le telecamere di "Fuori dal coro" tornano a Cuneo dopo l'aggressione: "Perché nessuno ferma gli abusivi?"

Svelati alcuni precedenti penali del trentenne cubano, Giordano: "Come può girare liberamente per la città?". Dalla trasmissione di Rete 4 anche palesi esagerazioni, l'inviato descritto "coraggiosamente" a Cuneo

s.m. 21/04/2021 10:04

Continua a far discutere l’aggressione perpetrata ai danni della troupe Mediaset di “Fuori dal Coro” nel pieno centro di Cuneo. Domenica 11 aprile la giornalista Carmen La Gatta, accompagnata da due cameraman e da due uomini della sicurezza, aveva avvicinato due inquilini morosi da gennaio 2020 per la realizzazione di un servizio sui ‘ladri di case’, ma in tutta risposta aveva ottenuto calci e pugni. 
 
La conseguente puntata della trasmissione condotta da Mario Giordano andata in onda la scorsa settimana, con la proiezione del video della violenza - ha suscitato un vespaio di polemiche. In particolare sono stati i partiti di centrodestra a battere sull’argomento con accuse di inerzia all’amministrazione comunale, mentre il conduttore e alcuni opinionisti se l’erano presa con la presunta inoperosità dell’autorità giudiziaria. Sul tema hanno presentato in vista del prossimo Consiglio comunale interrogazioni e interpellanze Fratelli d’Italia, Lega e Grande Cuneo, mentre il sindaco Federico Borgna, intervenuto venerdì scorso all’inaugurazione del festival “Connessioni”, aveva commentato: "Notizia terribile, ma Cuneo è una città diversa da quella che è stata raccontata”.
 
Ieri sera, martedì 20 aprile, il talk di Rete 4 è tornato sulla questione ‘Ladri di case’, mandando nuovamente in onda - davanti a un allibito Francesco Facchinetti in veste di opinionista - nuovi servizi sul caso dei due inquilini di corso IV Novembre, morosi da gennaio 2020 e sotto sfratto dallo scorso settembre. 
 
In uno di questi la trasmissione ha confutato la tesi sciorinata dagli aggressori in un’intervista concessa all’edizione locale del quotidiano La Stampa, nella quale i due giovani sostenevano di aver reagito “per paura” e un’altra serie di affermazioni smentite dalle sole immagini.
 
In un altro reportage i collaboratori dell’ex grillo parlante hanno ricostruito il casellario giudiziario del trentenne cubano resosi protagonista dei fatti di domenica scorsa e che, con la compagna, continua a occupare l’alloggio di proprietà di un insegnante cuneese. Secondo quanto riportato su Rete 4 l’uomo era stato fermato dalla Polizia Municipale di Moncalieri nel 2017, quando viaggiava su un’auto rubata con una scacciacani, una maschera e dei guanti. Arrestato per possesso di droga, ha scontato la pena a domiciliari. Il centroamericano risulta anche avere precedenti specifici per detenzione abusiva di proiettili, oltre a svariati reati contro la persona e il patrimonio.
 
“Quello lì prima o poi ammazza qualcuno” è il commento di un testimone anonimo che conosce bene il soggetto in questione. Tra palesi esagerazioni - l’inviato è stato descritto “Coraggiosamente a Cuneo” , quando alle sue spalle si vede una piazza Torino deserta - il conduttore tv si è chiesto come sia  possibile che un soggetto del genere giri tranquillamente per la città dopo le tre denunce fatte dal padrone di casa e i fatti di domenica scorsa. "Perché nessuno ferma gli abusivi?" era il titolo di un servizio. “Tutto il fascicolo è finito nelle mani del procuratore capo” ha asserito il corrispondente dal capoluogo della Granda. 

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